Sblocca Italia, “non passerà il rilancio degli inceneritori”

SMA MODENA
lombatti_mar24

24/09/2014
h.11.20

Da numerosi articoli degli organi di stampa si apprende che Il decreto Sblocca Italia aggiunge la possibilità di costruire nuovi inceneritori per arrivare alla dismissione delle discariche.
Nel decreto è prevista la costruzione di nuovi inceneritori definiti “infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale”.
Il testo sembra voglia ampliare la rete esistente di inceneritori. Il Governo dovrà individuare tutti gli impianti esistenti e da realizzare per creare un sistema integrato di gestione rifiuti.
Parma ha ridotto in un anno e mezzo i rifiuti di 15.000 t rispetto all’anno precedente togliendo tutti i cassonetti dalla città; questi sforzi saranno inutili se gli inceneritori potranno bruciare anche rifiuti provenienti da fuori provincia.
Spalancare le porte degli inceneritori ai rifiuti di tutta Italia danneggerebbe le realtà che da anni hanno avviato una politica di riduzione dei rifiuti e di raccolta differenziata nell’ottica di spegnere o ridurre la voracità dei forni, che invece, con l’arrivo di immondizia da tutta la penisola isole comprese, continuerebbero a funzionare a pieno regime vanificando in tal modo lo sforzo dei cittadini di Parma di proseguire un’ottima raccolta differenziata che ha raggiunto quasi il 70%.
Si dovrà quindi conoscere quale strategia intenda adottare l’Assessore all’Ambiente e la Giunta Comunale sia nei confronti del decreto Sblocca Italia sia nei confronti del Governo e che di fatto liberano la circolazione dei rifiuti da tutta Italia verso gli inceneritori come quello di Parma.
L’amministrazione cittadina deve far sentire forte la sua voce e portare avanti un strategia articolata con un progetto importante che porti al risultato rifiuti zero e alla salvaguardia dell’ambiente ben oltre il superamento dell’incenerimento dei rifiuti. La stessa strategia che la Commissione Ambiente aveva delineato nella delibera di indirizzo politico e che era pronta da discutere in Consiglio Comunale. Una delibera che è ferma ormai da ben 4 mesi in Comune e non si sa il motivo per cui non sia ancora stata inserita in un ODG consigliare.
I cittadini virtuosi di Parma porteranno avanti la raccolta differenziata ma sembra che col decreto citato l’inceneritore funzionerà più di prima e meglio di prima grazie al Governo di questo nostro Bel Paese.
Si apprende infine che la Commissione Ambiente della Camera del Parlamento ha approvato gli emendamenti del Movimento 5 Stelle sconfessando clamorosamente lo Sblocca Italia di Renzi che punta a rilanciare l’obsoleto e anti-economico ruolo degli inceneritori.
Voglio credere che lo Sblocca Italia non passerà sul tema rilancio inceneritori. Credo infatti che esistano persone che amano l’ambiente e il territorio nazionale e locale e che vadano oltre le logiche di partito.

Fabrizio Savani
Consigliere Comunale M5S Parma