Un protocollo per l’inserimento al lavoro dei disabili psichici

29/01/2015
h.13.30

Favorirà l’inserimento al lavoro di pazienti con disagio psichico il protocollo d’intesa tra la Provincia e l’Azienda Usl firmato oggi in Piazza della Pace.
Servirà a finanziare 60 tirocini formativi della durata di un anno, per un investimento di 325 mila euro, provenienti dal Fondo regionale inserimento disabili, e sosterranno sia i pazienti lavoratori (per 250 euro mensili), sia le aziende ospitanti (con 2 mila euro).
“L’obiettivo è restituire attraverso il lavoro l’autonomia e la dignità a pazienti affetti da disagio psichico, e fornire un sollievo alle loro famiglie – ha dichiarato il Consigliere provinciale delegato Maurizio Vescovi – Si tratta di un progetto con obiettivi precisi e misurabili, da cui ci aspettiamo ricadute importanti, non solo per il risparmio economico sugli interventi di cura, ma anche per il benessere dei pazienti e di chi sta loro intorno.”
“Non dimentichiamo che una delle vittorie di civiltà del nostro territorio è stata la liberazione dalle istituzioni segreganti per i pazienti psichici – ha affermato Massimo Fabi Direttore generale dell’Ausl – In questo momento, in cui è difficile per tutti trovare lavoro, pensiamo a chi vive le difficoltà maggiori. Ma anche alle aziende che si impegnano in questo senso, riconoscendo economicamente il loro sforzo. E’ fondamentale la collaborazione tra la Provincia, che ha competenze sul lavoro, e l’Ausl che si occupa della salute dei pazienti, per fare del lavoro uno strumento di riabilitazione.”
Il Sild – Servizio inserimento lavorativo disabili della Provincia ogni anno realizza circa 400 inserimenti al lavoro, di cui un quinto riguardano pazienti psichici. Si è trattato di un percorso che Provincia e Ausl hanno portato avanti insieme nei tavoli operativi distrettuali, sia nella scelta dei pazienti e delle realtà produttive, sia nel loro accompagnamento al lavoro, come ha spiegato il Responsabile del Sild Marco Melegari.
Il protocollo firmato stamattina fa seguito ad una analoga iniziativa del 2012 che ha dato buoni risultati, illustrati da Pietro Pellegrini Direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Ausl e da Marta Baistrocchi: 68 tirocini attivati contro i 45 previsti; dei 46 già terminati ben 7 si sono trasformati in assunzioni e 4 di questi in ditte private, un tirocinio è stato rinnovato per un ulteriore anno, con costi a carico della ditta ospitante.
“Da queste esperienze innovative, costruite negli anni, ci vengono risultati da consolidare e da rendere percorsi di lavoro stabili di cooperazione tra i servizi sanitari e quelli per il lavoro” ha affermato la Dirigente del Servizio provinciale Formazione e lavoro Carla Ghirardi, ricordando che la Regione sta lavorando ad un progetto di legge in tal senso.

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