
La scuola al tempo del Covid non è solo Dad: proprio mentre si parla di nuove chiusure e restrizioni, a Fontevivo, in provincia di Parma, l’amministrazione comunale ha allestito le prime tre aule all’aperto per permettere ai ragazzi di seguire le lezioni in maggiore sicurezza.
Il piccolo comune di circa 6 mila anime, guidato dal giovanissimo sindaco leghista Tommaso Fiazza al suo secondo mandato, ha investito nell’operazione circa 40 mila euro realizzando tre Aule all’aperto su progetto dell’architetto parmigiano Pier Maria Giordani.
“Una cifra molto importante per un comune piccolo come il nostro, ma pensiamo che la didattica in presenza, rispettando distanziamento e utilizzando tutte le protezioni, sia fondamentale per i ragazzi. Noi amministratori locali abbiamo il dovere di trovare soluzioni nuove ed alternative, soprattutto in questi momenti difficili e di emergenza. L’idea è nata circa un anno fa, l’abbiamo condivisa con l’Istituto Scolastico e poi in questi mesi abbiamo fatto le corse per essere pronti ora che inizia la primavera”, spiega il primo cittadino.
Le aule sono infatti già pronte e le classi hanno iniziato le lezioni all’aperto. E’ il primo progetto del genere nella provincia di Parma e molto probabilmente tra i primi anche nel resto della Regione e del Paese.
“Tutti i virologi concordano sul fatto che negli spazi aperti il contagio è più difficile – spiega Fiazza – siamo partiti da quello per rendere più sicura la didattica in presenza per i ragazzi e i loro insegnanti. Strada facendo abbiamo capito che la pandemia può diventare anche l’occasione di immaginare una scuola nuova: non più solo chiusa dentro le aule, ma da vivere nella natura, facendo esperienze sensoriali, sviluppando la curiosità dei ragazzi per il mondo esterno. Una scuola ancora più integrata nel territorio e nella vita della comunità. Siamo partiti dalla Sicurezza e siamo arrivati all’idea che sarebbe bello e utile per tutta la comunità riconvertire e rigenerare gli spazi esterni delle scuole. Appena possibile, ne faremo altre. A volte sono le piccole comunità come la nostra a dover indicare delle strade che i grandi apparati non riescono a vedere”.
Le aule sono state realizzate nel parco Ida Mari di Ponte Taro e nei giardini delle scuole Ceresini di Fontevivo e Gazzola di Ponte Taro e potranno essere usate a rotazione dalle classi delle scuole e in orario extrascolastico potranno anche essere sedi di iniziative della cittadinanza e delle associazioni.

LE AULE:
“Aula del Bosco”:
è all’interno del Parco Ida Mari di Ponte Taro ed è costituita da tronchi d’albero di differenti dimensioni utilizzati per la creazione di sedute per l’attività didattica in modo da formare un semicerchio. Quest’aula è pensata come un elemento naturale in mezzo al verde, da poter utilizzare, oltre che per la didattica all’aperto, anche come punto d’incontro e svago per le famiglie nelle ore pomeridiane. Inoltre è stato costruito un nuovo percorso pedonale, progettato per la necessità di avere un lungo percorso campestre dedicato all’attività fisica.
Alla fruizione per uso sportivo del percorso si collega quella naturalistica, infatti, esso è pensato come una vera e propria passeggiata nel verde. Il fruitore potrà ammirare l’ex vivaio presente nell’area e comprendere le differenze tra le varie essenze arboree presenti.
“Aula Acquerello”:
si trova nell’area esterna della scuola di Ponte Taro ed è costituita da una pedana rialzata, pensata prevalentemente per la didattica dei più piccoli, vuole raffigurare la tavolozza di un pittore, in modo da stimolare la creatività. La finitura superficiale della pedana è costituita da un deck di legno, mentre il bordo è rifinito con lastre di acciaio corten.
Al di sopra della pedana sono presenti sedute mobili di sostegno all’attività didattica.
“Aula delle pietre”:
presenta un sistema a telaio completato da tende solari pensato come elemento di protezione per ragazzi e insegnanti.
E’ costituita da un sistema intelaiato di elementi in acciaio corten, al cui interno sono presenti sedute cubiche in cemento. L’attività didattica prevede l’utilizzo del sistema di sedute come una normale classe.
Al centro delle sedute si trova lo spazio dedicato all’insegnante, che terminerà con una struttura a rete metallica contenente ciottoli del fiume Taro colorati dagli stessi ragazzi, come una sorta di quinta naturale che conclude l’aula. Grazie a questo accorgimento, l’aula può essere sfruttata anche come teatro di piccoli spettacoli all’aperto.
L’aula sarà coperta da due vele impermeabili ad alta resistenza al vento, per permetterne l’utilizzo durante tutte le stagioni.