Nel pomeriggio di sabato 23 novembre 2024, la Polizia di Stato della Questura di Parma, a seguito di attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un uomo italiano di 42 anni.
Il predetto, infatti, si sarebbe reso responsabile in questo capoluogo –nel breve arco temporale compreso tra i mesi di maggio e luglio 2024– di plurimi reati contro il patrimonio, sfociati anche in aggressione alle vittime, oltre che di danneggiamenti e “spaccate” in attività commerciali per sottrarre il fondo cassa ed altri oggetti di valore lì presenti.
Il destinatario della misura è stato rintracciato in provincia di Bologna, dove già si trovava in regime di arresti domiciliari in quanto già tratto in arresto dagli operatori della Squadra Mobile per altri analoghi reati.
Nello specifico l’uomo è indiziato di essere l’autore di:
- una rapina che si è consumata a Parma, nel mese di maggio, ai danni di un giovane al quale veniva sottratto il telefono ed era poi costretto a subire violenza che gli cagionava lievi lesioni al capo;
- un’effrazione ai danni di un panificio del centro storico, cui veniva infranta la vetrina con un sasso nel tentativo -non riuscito- di introdursi all’interno del negozio;
- un furto ai danni di un noto ristorante del centro storico, con impossessamento di diverse bottiglie di alcolici;
- furto -previa forzatura della porta di accesso- ai danni di un circolo ricreativo con sottrazione di generi alimentari ivi presenti;
- furto di una bicicletta;
- ricettazione di un ciclomotore.
L’attività di indagine condotta dagli investigatori della Polizia di Stato ha consentito -attraverso la visione delle immagini immortalate dalle telecamere di video sorveglianza ed, ove possibile all’escussione delle parti offese- di identificare il soggetto ritenuto autore delle su elencate azioni criminose e di ricostruzione analitica delle condotte perpetrate.
A fronte delle contestazioni mosse, il soggetto in questione -già coinvolto in altre vicende delittuose pregresse- è stato raggiunto da questo ulteriore provvedimento cautelare restrittivo della libertà personale.
Il Procuratore della Repubblica dott. Alfonso D’Avino