E’ stato il “Milolo” , l’urlo gioioso per le spose del Congo, cantato delle sue invitate, ad accogliere l’entrata nella Palazzina Eridania di Arianna fasciata nel suo abito di pizzo rosa. La celebrante è stata, invece, la parmigiana-marocchina Nabila-Mahidra, consigliera comunale, al suo primo rito officiato come delegata del Comune.
Emozionante ed intensa è stata la cerimonia che ha unito Kabeya Daddy e Arianna Mayingi cresciuta e laureata in Economia a Parma.
“Celebrare un matrimonio vuol dire aggiungere un mattone solido e prospero ad una comunità. E aggiungere questo mattone nel segno dell’amore.
La celebrazione di un matrimonio è quindi, per chi ha la funzione di pubblico ufficiale, come me, oggi, particolarmente significativa ed emozionante.
Sono emozionata anche perché io, che vengo da un’altra sponda del Mediterraneo, aggiungo un mattone a questa comunità, mi è stata dato mandato di agire per essa. A questa comunità che mi ha accolto e permesso di crescere come donna, come mamma, come cittadina e come rappresentante di altri cittadini. Ecco quello che auguro a questa famiglia che stiamo per creare davanti alla legge è questo: siate motore, siate benzina, siate fantasia, siate il buono e il bello che potete portare nella vostra casa e nella vostra città.”
Sono state le parole di Nabila prima di dare lettura degli articoli del Codice Civile che ha unito le vite dei due sposi.