Bambini e bambine della Scuola di Architettura SOUx Parma incontrano LENZ Teatro

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I piccoli alunni della Scuola di Architettura per bambini e bambine SOUx Parma sono invitati a LENZ Teatro. Lunedì 27 novembre, alle ore 16.30, la classe si ritrova in via Pasubio 3/e a Parma, sede di LENZ, per una lezione speciale condotta da Silvia Settimj, architetta e attrice.

SOU è la prima scuola di architettura per bambini e bambine in Italia, specializzata in attività educative legate all’urbanistica, all’architettura, all’ambiente, all’arte, al design, all’agricoltura urbana, all’educazione alimentare, alla costruzione di comunità. Nasce nel 2016 a Favara (AG), all’interno di Farm Cultural Park, uno dei centri culturali indipendenti più influenti del mondo culturale contemporaneo e uno dei progetti più effervescenti di ripensamento e rinascita di città moribonde. Nel 2020, anno del decimo compleanno della Farm, si decide di diffondere e condividere il metodo educativo della Scuola di Architettura per bambini SOU al di fuori di Favara, con l’apertura di nuove sedi, denominate SOUx. Attualmente sono 18 le città italiane che ospitano scuole SOUx. Nell’anno scolastico 2023/24 ne vengono aperte altre 6, tra cui Parma.

La missione di SOUx Parma è non solo stimolare la riflessione, la progettazione e l’azione per un miglioramento della società, ma anche promuovere e educare a valori di accoglienza, partecipazione, tolleranza e solidarietà, generosità e impegno sociale.

Il progetto è dell’associazione Workout Pasubio APS, con il supporto pedagogico del Club Mary Poppins / Scuola Primaria Bruno Munari e con il sostegno di Comune di ParmaOrdine degli Architetti PPC di ParmaUniversità degli Studi di Parma / Dipartimento di Ingegneria ed Architettura e Polisportiva Gioco Parma ODV.

 

† Terra Santa 12 – Al cospetto della tomba vuota, della resurrezione di Gesù (di Andrea Marsiletti)

 

Inaugurata quest’anno, all’interno del Complesso di San Paolo, la scuola prevede numerose lezioni fuori sede, in luoghi emblematici, noti e meno noti, della città, dove i bambini e le bambine imparino a capire lo spazio grazie a discipline come la musica, il teatro, la fotografia, il cinema, che influenzano e arricchiscono la progettazione. Le lezioni di osservazione si alternano a quelle laboratoriali, secondo il principio “imparo, penso, faccio”.

La lezione “Io sono, io divento. Mi muovo e mi immagino nello spazio del teatro”, condotta da Silvia Settimj, in collaborazione con LENZ, sviluppa tre temi: il tempo, raccontando l’evoluzione del teatro e del suo spazio scenico dall’antichità ai giorni nostri, lo spazio, con l’esplorazione del teatro LENZ, da fabbrica operaia a fabbrica artistica, e infine la relazione, che mostra il corpo come misura performativa/estetica dello spazio, con esercizi e giochi, singoli e corali, che introducono il linguaggio teatrale e scenografico.

Afferma Silvia Settimj: “Guardare, osservare, misurare lo spazio scenico. Stare, muoversi e agire nello spazio scenico. Questo il nesso tra teatro e architettura. Il teatro, come l’architettura, è immaginazione e rappresentazione. L’idea di condurre un laboratorio di teatro all’interno della scuola SOUx Parma nasce dall’assunto che il teatro, per sé stesso, è un luogo di libertà e creazione: in esso le bambine e i bambini possono esprimersi con la massima creatività, mentre sperimentano la ‘misura del mondo’ attraverso il moto del proprio corpo/voce nell’interazione con lo spazio scenico. Abitare e agire il teatro significa acquisire consapevolezza di sé e del proprio stare nello spazio (io sono), capire il contesto spaziale, abitarlo e superarne i limiti, ovvero immaginarsi altro da sé (io divento) per superare la soglia/confine del reale e inventare nuovi mondi. Vuol dire progettare.”

Lenz Teatro

Diventato Fondazione nel 2015, ha la propria sede in uno spazio industriale degli anni ’40 di circa 1000 mq completamente ristrutturato nel rispetto della tipologia architettonica originale e reso sempre più accessibile negli spazi, nell’organizzazione e nel programma, fino a dotare entrambe le sale – Majakovskij ed Est – ed il foyer di un sistema di trasmissione ad induzione magnetica in audio frequenza per migliorare la partecipazione di persone che utilizzano protesi acustiche o impianti cocleari. Riconosciuta come progettualità artistica tra le più originali nel teatro di ricerca contemporaneo italiano ed europeo, Lenz continua la propria ricerca dal 1986, ad opera della compositrice Maria Federica Maestri, segnalata dalla critica per il suo lavoro di “drammaturgia della materia” e di installazione visiva e da Francesco Pititto, che delle creazioni cura traduzione, riscrittura drammaturgica, imagoturgia. Per scelta, fin dagli albori Lenz si situa nella periferia storica di Parma, per agirvi come luogo di pensiero, produzione e incontro, nell’intento di sostare nel margine urbano ferito e abbandonato, bisognoso di progettazione culturale forte e innovativa e nella cura di chi vive una sostanziale condizione di ‘alterità’, dovuta a varie forme di disabilità, dipendenze, patologie mentali e fisiche.

 Silvia Settimj

Sono un’architetta con la passione per la recitazione. Mi è sempre piaciuto, fin da bambina, giocare al teatro. Dalla fine del 2010 gioco più seriamente a fare l’attrice. La definizione “architettrice” mi rappresenta in sintesi.

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SanMartino
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Casa Bambini