Cavandoli e Campari (Lega): “Il Governo sostenga le scuole paritarie”

“Da settembre circa un milione, di studenti saranno esclusi dalle scuole per permettere il distanziamento sociale deciso dal Governo. E’ il 15% del totale, ma nelle città la percentuale sarà molto più alta.

Nessuno spiega come sarà garantito il loro diritto all’istruzione.

Il ministro Azzolina dovrà trovare edifici per ospitarli, docenti per educarli e personale per gestire le strutture temporanee in questa fase post emergenza.

Inoltre, ci sono 12 mila scuole paritarie dimenticate e discriminate per ideologia o per mera sciatteria dall’esecutivo, anche se ogni anno garantiscono un risparmio per lo Stato di oltre 4 miliardi, che si trovano in crisi economica a causa del lockdown.

Senza un vero sostegno economico, almeno il 30% di questi istituti non riuscirà a superare il momento e forse a settembre non riaprirà. In questo modo, altre centinaia di migliaia di giovani busseranno alle porte delle scuole statali già in esubero.

Chi governa si rende conto di cosa vorrebbe dire se venissero a mancare asili e scuole paritarie?

L’intero sistema educativo andrebbe in tilt e, insieme ad esso, anche le famiglie, che già hanno avuto in carico la totale gestione dei figli da marzo in poi.

Le scuole paritarie devono essere aiutate a superare questo momento, magari riconoscendo un voucher alle famiglie per sostenere la retta e, in questo modo, potrebbero anche aiutare lo Stato accogliendo almeno una parte di quel milione di giovani che resteranno fuori dalle scuole per i limiti imposti dal Governo.

Ci chiediamo se la preoccupazione per il bene comune e la necessità di garantire una formazione scolastica di qualità ai nostri figli, prevarranno sul fanatismo statalista di questa maggioranza, sempre troppo in ritardo nell’affrontare tutte le problematiche.”

Così i parlamentari parmigiani della Lega Laura Cavandoli e Maurizio Campari.

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