Siamo sorpresi di constatare come sia per gli industriali, sia per la Regione, rappresentata dai consiglieri regionali leghisti Occhi e Raineri, congiuntamente a Daffadà del PD, la volontà democraticamente espressa un anno fa con le elezioni sembri valere molto meno dei 12 milioni di euro in ballo per il finanziamento dell’espansione del Verdi.
Se infatti più volte il sindaco Guerra si è espresso in favore di un rilancio dell’aeroporto in ottica passeggeri, non ha mai tentennato nel riportare chiaramente la voce dei cittadini, che lo hanno eletto anche per questo: no agli aerei cargo in città.
È cristallino che l’Unione Industriali abbia in animo di recuperare le ingentissime perdite recate dalla gestione del Verdi attingendo ai fondi pubblici elargiti dalla regione, di cui sopra. È cristallino anche che Bologna abbia un enorme problema derivante dal disagio recato agli abitanti dal rumore del traffico cargo sul Marconi, aumentato al punto da doverlo vietare in ore notturne e quindi sperare che Parma possa alleggerirlo. E’ altrettanto cristallino che la Lega, che basa le sue campagne elettorali sulla difesa del territorio (prima gli italiani!), cerchi di essere il referente politico di una operazione in favore degli industriali, a costo di sacrificare la salute dei parmigiani: si continua a dire che l’aeroporto è una occasione di sviluppo per la città, senza esporne il prezzo sul benessere della popolazione e la oggettiva finalità economica.
L’unica operazione possibile per risollevare il bilancio disastroso del Verdi è allungare la pista e inserire l’aeroporto fra le opzioni di Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) per il traffico di merci via aerei cargo. Lo sappiamo tutti: abbiamo studiato le carte e le dichiarazioni degli attori in gioco.
† Terra Santa 5 – Un pezzo di resurrezione tra le dita (di Andrea Marsiletti)
Dispiace davvero constatare che il PD regionale non riesca a fare la differenza su un tema così importante e si accodi addirittura alla Lega, anche di fronte ad una visione di territorio anacronistica e obsoleta, anche di fronte agli eventi climatici di questi giorni che mostrano come si debba cambiare rotta, anche, e soprattutto, di fronte ad un sindaco, ad una giunta e a un consiglio comunale (perché sul tema la maggioranza è più ampia e comprende ad esempio anche Europa Verde-Possibile), che stanno onorando il mandato e combattono una battaglia in favore dei cittadini e non contro i loro interessi.
L’Italia non finisce oltre il Po: esistono opzioni fuori regione situate alla corretta distanza dai centri abitati.
Sul Verdi decide Parma.
Tenetevi quei 12 milioni, noi abbiamo scelto la salute.
Chiara Bertogalli – Parma Possibile