Da Zar di provincia a venditore di matrioske in via Bixio

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08/02/2010
 
E’ fresca la notizia che Ubaldi ha rilanciato Civiltà Parmigiana, che si è dotata di nuovi organi. Torna così in pista il movimento civico che proprio lo stesso Ubaldi nel 2008 aveva decretato morto e chiuso per sopraggiunto esaurimento della sua funzione.
Questa svolta, unitamente ad altre iniziative nel frattempo messe in campo, mi inducono ad aggiornare la cronistoria del percorso politico di Ubaldi di questi ultimi anni che scrissi nel luglio 2009.
Cerco di fare mente locale.
Febbraio 2008, Ubaldi dice che la stagione civica è finita e che serve un partito nazionale. Insieme ad alcuni fuoriusciti dell’UDC quali Tabacci e Pezzotta fonda la Rosa Bianca contro il partito di Casini. Dopo qualche mese il progetto della Rosa Bianca si dissolve nel nulla.
Marzo 2008, Ubaldi polemizza con l’on. udiccino parmigiano Maurò Libè sostenendo che piuttosto che l’UDC lui avrebbe scelto Forza Italia che “almeno prende i voti e rappresenta qualcosa”. Passano solo un paio di settimane e Ubaldi si candida per il Senato nella lista… dell’UDC, ma non viene eletto.
Novembre 2008, Ubaldi torna al civismo rispolverando una vecchia associazione rimasta in soffitta da almeno dieci anni, Nuova Politica, che, come dice il nome stesso, avrebbe dovuto essere il “pensatoio parmigiano del nuovo”. Di fatto però la sua elaborazione politica si riduce all’organizzazione di un convegno che riesce a ringalluzzire solo qualche vecchia cariatide democristiana riesumata con non si sa quale accanimento terapeutico. A quel punto Nuova Politica esce di scena e di lei non si sentirà più nulla.
Marzo 2009, si avvicinano le elezioni provinciali. Ubaldi dichiara che non parteciperà alla contesa elettorale. Qualche settimana dopo, però, sfida pubblicamente Libè ammonendolo che se questi si fosse candidato Presidente della Provincia rappresentando il civismo (?!??!) lui gli si sarebbe candidato contro. Per un paio di giorni questa minaccia tiene banco sui giornali. Alla fine Libè si candida, Ubaldi no. Evidentemente non rappresentava il civismo… vallo a capire! 
Luglio 2009, si comincia a parlare di elezioni regionali. All’Hotel San Marco di Ponte Taro Ubaldi lancia il movimento delle liste civiche regionali. Il progetto dura il tempo di un articolo sul giornale per poi essere messo nel cassetto e passare nel dimenticatoio.
Ottobre 2009, torna a prevalere la politica partitica sul civismo ma questa volta su più ampia scala rispetto a quella regionale e così Ubaldi lancia il Partito del Nord insieme al Presidente della Provincia di Trento Dallai e qualche altro amministratore nordista con tanto di sottoscrizione di documenti programmatici. Passa una settimana e tutto va a finire in niente.
Ottobre 2009, prosegue il prevalere l’appeal del partito su quello civico. All’Hotel San Marco Ubaldi fonda Italia Migliore, un partito a tutti gli effetti, di respiro nazionale. A quattro mesi dalla sua fondazione l’Italia Migliore è rimasta solo un nome, un contenitore vuoto. Non avrebbe potuto essere diversamente, ma tant’è. 
Novembre 2009, Ubaldi aderisce alla nascita di Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli, appena fuoriuscito dal PD; Italia Migliore, se ho capito bene, rimane però distinta da Alleanza per l’Italia ma federata con essa. I sondaggi oggi danno Alleanza per l’Italia allo 0,6%.
E veniamo ai giorni nostri con il rilancio del civismo di Civiltà Parmigiana perché, si legge sul sito, “il progetto di Civiltà Parmigiana continua e continuerà sempre”. Si passa così dal decretare la morte di Civiltà alla proclamazione della sua immortalità…
Sperando di non avervi fatto venire il mal di testa, provo a riepilogare: parentesi civica di Civiltà Parmigiana dal 1998 al 2007; poi fase partitica con la fondazione della Rosa Bianca; candidatura alle politiche con l’UDC; torna la stagione civica con Nuova Politica e poi con il lancio del partito civico regionale; ritorno ai partiti con le fondazione in stecca del Partito del Nord, dell’Italia Migliore e dell’Alleanza per l’Italia; ritorno di fiamma civico con Civiltà Parmigiana.
Tutta questa roba non è avvenuta in dieci anni (che pure sarebbero stati pochi per diluire questo po’ po’ di lanci, presentazioni, nomi, sigle…) ma in due. Mi chiedo: siamo davvero sicuri che siano questi dinamismo e fantasia ciò che serve alla città, che questo protagonismo irrequieto, confuso e frenetico sia coerente con chi dice “gli interessi della città prima di tutto”, che queste iniziative parmigiane che durano un giorno siano la soluzione dei problemi del bipolarismo italiano?
Leggiamo che Civiltà Parmigiana si è dotata di una sede in via Bixio n.41, che è anche la sede del movimento politico Italia Migliore, che sta dentro ad Alleanza per l’Italia, che sta dentro al centrosinistra, o forse all’UDC o forse al centrodestra post berlusconiano?… Siamo veramente al gioco delle matrioške. Ubaldi è così passato dall’essere lo Zar di provincia (come lo aveva definito la consigliere del PD Carla Mantelli) al venditore di matrioške in via Bixio.
Caro Elvio, per la stima che ho sempre nutrito per te e che continuo a nutrire, mi permetto di darti un consiglio: accantona il tatticismo esasperato dei pre-posizionamenti, dei posizionamenti, le scatole cinesi, le invenzioni, i personalismi, le furbizie estemporanee che alla fine furbizie proprio non sono (anzi!)… decidi quello che vuoi fare, sia esso anche uno strappo o un cambio di campo, ma fallo con coraggio, fino in fondo, accettando tutti i rischi che derivano sempre dalle decisioni nette.
Perché come ha scritto il cantante dei Nirvana Kurt Cobain nella sua lettera di addio all’amico immaginario della sua infanzia “Boddah” prima di suicidarsi sparandosi in bocca, citando un verso della canzone di Neil Young “My My, Hey Hey”, “It’s better to burn out than to fade away“… sì, “è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente”… 

                                                                                    Andrea Marsiletti


MA Space, lo Spazio del direttore Marsiletti Andrea