
Nei locali a Parma e Reggio Emilia
(elenco locali)
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23/05/2009
Una «Notte della pizzica pizzica», sì, una pizzica al quadrato legata al fenomeno del tarantismo, prezioso residuo di un rituale collettivo antichissimo che permetteva di «guarire» attraverso la musicoterapia e la danza. Ne è artefice il supergruppo pugliese Officina Zoè sabato 23 maggio al circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia).
Il concerto inizia alle ore 22, con ingresso riservato ai soci Arci e consumazione obbligatoria a 10 euro, scontata a 8 euro per chi entra tra le 19, orario di apertura del circolo, e le 21.15.
Dalle 19, inoltre, grigliata di specialità salentine gratuita per tutti nella sala stazione e nel cortile esterno! E alle 20.30 apre il punto di ristoro fisso, con menù interamente salentino; prenotazioni allo 0522-671970.
L’Officina Zoè è reduce da due spettacoli a Parigi e uno ad Alessandria d’Egitto ed è in procinto di partire per la Svizzera, dove si esibirà il 13 giugno a Martigny, per poi spostarsi in Francia il 18 e 19 giugno al Festival di Saint Denis.
La etno world music dell’ensemble è molto apprezzata anche in Spagna e soprattutto in Giappone, Paese in cui è stato registrato dal vivo l’ultimo album «Live in Japan».
Obiettivo del gruppo è esteriorizzare un percorso personale di ricerca sulla musica tradizionale salentina e sulle melodie tramandate oralmente, con strumenti come tamburello, organetto, tamborra, mandola, flauti, armonica, cupa cupa e percussioni varie.
Attualmente composta da 7 elementi, l’Officina Zoè nasce nei primi anni ’90 da una feconda idea di Lamberto Probo, Donatello Pisanello e Cinzia Marzo (i tre tuttora al comando del gruppo) e diviene subito forza motrice del movimento di riscoperta della pizzica pizzica, la più antica forma di ritmo e danza popolare del Salento. Oggi ne incarna uno dei volti più noti, anche a seguito del successo ottenuto dai film del regista salentino Edoardo Winspeare, «Sangue vivo» e «Il miracolo», a cui la band ha prestato alcuni componenti come attori (lo stesso Probo) e autori delle colonne sonore originali (Pisanello e Marzo), ricevendo per «Sangue vivo» la prestigiosa Grolla d’Oro al Festival di Saint Vincent e la nomination al Nastro d’Argento.
Aspetto centrale del lavoro dei suoi artisti è, oltre alla riproposizione, il rinnovamento del repertorio della pizzica, attraverso composizioni inedite che rispettano lo spirito e a volte anche la lettera della tradizione. L’Officina Zoè vanta la partecipazione a tante rassegne di spessore nazionale e internazionale, quali il Womex a Berlino, il Festival di Villa Ada a Roma (ben 8 edizioni!), il Premio Tenco a Sanremo, il Womad di Peter Gabriel a Palermo, il Festival «I suoni delle Dolomiti» in Trentino, «Voix de femmes» a Bruxelles… più i concerti nelle capitali europee e pure negli Stati Uniti (Los Angeles, 1998), in Corea (tournée 2006 a Seul e dintorni) e in Giappone (tour dell’estate 2007 con tappe a Tokyo, Nagoya e Kyoto). Tutto questo in tempi non sospetti, cioè già ben prima dell’esplosione della «taranta-manìa»!
Come in tutte le serate dei concerti, anche in questo sabato i dj set sono protagonisti delle tre aree del Fuori Orario dalle ore 24.30: Robbi nell’area treni, Marco Pipitone nell’area stazione e Tano nell’area binari.
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Approfondimenti:
Interviste a Franco Bassi, gestore del Fuori Orario:
– “Caro Vignali, chiudere i locali alle 2 è inutile“
– “Fuori Orario: musica, libri e lotta alla mafia“