INTERVISTA al braccio destro di Pizzarotti al congresso di Più Europa, Mr Wolf: “Adesso ci godiamo la vittoria, poi penseremo al futuro del partito, mi auguro nel Terzo Polo”

Federico Pizzarotti è stato eletto Presidente nazionale di Più Europa.

Mr Wolf è stato il suo braccio destro in questi mesi, recandosi per tanti giorni a Roma (fisso nella capitale nelle ultime settimane) per definire la strategia, impegnato in ore e ore di telefonate in tutta Italia per organizzare il consenso dell’ex sindaco di Parma in vista del congresso del 26 febbraio.

Mr Wolf è un personaggio celeberrimo del film cult “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino, un uomo in smoking misterioso ed enigmatico, dalla dubbia provenienza, che salva da un grosso pasticcio i due protagonisti del film di Tarantino (Jules e Vincent). Indimenticabile il suo debutto: “Sono Mr Wolf, risolvo problemi”.

Nei mesi scorsi avevamo già intervistato Mr Wolf (leggi), lo rifacciamo oggi al termine del percorso congressuale.

Mr Wolf, partiamo dall’inizio: com’è nata l’idea di Pizzarotti di candidarsi a segretario nazionale di Più Europa?

L’idea è nata dopo l’estate. Devo dire che la decisione di rinunciare alla candidatura alle politiche è stata azzeccata, perché ci ha permesso di guardare oltre e di pensare in grande! L’idea è venuta a Pier Camillo Falasca ( ex vice segretario di più Europa) con cui sia io che Federico siamo diventati grandi amici. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti “Facciamolo!”.

Come avete fatto a raccogliere intorno a voi così tanti iscritti a Più Europa?

Beh, abbiamo unito le due reti dislocate nei territori, quella di Falasca più radicata nel sud Italia e quella di Federico più radicata nel nord. Ne è nato un gruppo fortissimo e molto compatto.

Non siete partiti come alternativi a Bonino, Magi e Della Vedova?

In realtà quello era più il mio punto di vista, Federico e Piercamillo hanno sempre voluto mantenere l’unità del partito e mai mettere in discussione la leadership di Emma Bonino. Io avrei voluto un dibattito più acceso.

Perchè avete fatto l’accordo con loro e non avete provato a giocarvela tutto fino in fondo per la segreteria?

Semplicemente perché avevamo la maggioranza relativa al Congresso e non la maggioranza assoluta. E’ evidente che questo ti porta a fare attente riflessioni e, col senno del poi, direi anche riflessioni più giuste. Nonostante ciò al Congresso ci sono stati momenti di tensione. Pensa che all’inizio la sala era letteralmente divisa a metà, c’erano esattamente due schieramenti con due tifoserie contrapposte… ma solo all’inizio!

La Presidenza del partito per Pizzarotti è un obiettivo raggiunto o un ripiego?

La presidenza di Federico è un obiettivo raggiunto, ma l’obiettivo del presidente (ora posso e devo chiamarlo così) è sempre stata l’unità del partito. Nei giorni prima del congresso mi ha sempre ricordato (anche in discussioni accese) che lui voleva e pretendeva che il partito non si spaccasse e che dovevamo mantenerne l’unità. Direi che ci siamo riusciti! Ora il primo obiettivo è farlo crescere!

Qual è stato il ruolo di Mr Wolf in tutto questo?

Beh, il mio merito più grande è stato quello di presentare Federico a Piercamillo Falasca, perché io e Falasca abbiamo un comune amico che ha fatto in modo che ci incontrassimo. Da lì è nato tutto. Abbiamo messo insieme un grande comunicatore come Federico con un grande organizzatore come Piercamillo. Non ti nascondo, però, che ho avuto momenti di tensione con tutti e due ma alla fine è prevalso il buon senso anche in Mr Wolf.

Adesso andrete con Calenda e Renzi dentro il Terzo Polo?

Dobbiamo mettere da parte le antipatie e cercare di fare finta che questa estate non sia successo nulla. Il Terzo Polo per me rimane la collocazione ideale per più Europa, cercherò in tutti i modi di convincere il Presidente e ovviamente anche il segretario Magi che la scelta del Terzo Polo rimane la più giusta per noi!

Quale sarà la prossima sfida di Pizzarotti? Le elezioni europee del 2024?

Ora dobbiamo goderci il momento per qualche giorno e poi metterci subito al lavoro per radicare il partito nel territorio che è la nostra vera sfida. E sopratutto cercare di portare Più Europa sopra al 3%, ma penso seriamente che l’obiettivo sia raggiungibile. Fatto questo penseremo alle elezioni!

Ormai, direttore, mi conosci e sai che mi piace vincere. La prossima volta non ci saranno ritiri di candidature.

Andrea Marsiletti

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