
Intervista al parmigiano Pier Paolo Mora, coordinatore regionale di Casapound Emilia Romagna.
Nei giorni scorsi Iil sindaco Pizzarotti ha accusato Casapound di aver imbrattato con delle scritte dei muri di una palestra, visto che c’era anche il vostro logo sulla parete (leggi). Voi avete annunciato che querelerete il sindaco. Quindi non siete stati voi?
Assolutamente no, non siamo stati noi. Chiunque abbia fatto un paio di striscioni in vita sua saprebbe tagliare un pezzo di cartone per farci un simbolo da poter utilizzare in scritte come quelle messe sui social dal sindaco.
Quello che però lascia interdetti è che il sindaco Pizzarotti l’ha spacciata per la parete di una scuola appena ripitturata quando invece è bastato fare una foto da un’altra angolatura per dimostrare che era piena di scritte. Eppure di problemi di degrado urbano di cui occuparsi ce ne sarebbero in abbondanza senza bisogno di inventarne di nuovi .
Ormai il bersaglio dei movimenti antagonisti di sinistra di Parma mi pare più la Lega Nord di Salvini che Casapound. Salvini vi ha scavalcato a destra oppure contate così poco che vi stanno dimenticando?
Sicuramente Salvini gode di una visibilità mediatica a livello nazionale che noi non abbiamo, che lui utilizza per dire ciò che noi diciamo da anni per strada, in mezzo alla gente.
A Parma in ogni caso siamo noi ad aver occupato la ex-scuola di Castelnuovo che adesso è un centro d’ accoglienza e sempre noi ad aver aiutato i vari comitati ad organizzare assemblee e manifestazioni. Non credo quindi che si siano dimenticati di noi ma che siano stati i vari scandali che hanno colpito i movimenti antagonisti, dallo stupro di gruppo agli arresti per aver bruciato una casa di montagna di un nostro simpatizzante, a fargli perdere la forza necessaria per contrastarci.
Alla manifestazione di Matteo Salvini in Ghiaia ha partecipato anche un corteo di Casapound, accolto tra gli applausi dai leghisti (leggi). Ormai tra Lega Nord e Casapound c’è grande affinità, sebbene fino a ieri la Lega Nord parlava di secessione del Nord e voi di esaltavate l’italianità e la “patria”…
Intanto occorre specificare che non eravamo solo noi di CasaPound, ma c’erano con noi esponenti dei vari comitati che da tempo aiutiamo nelle loro iniziative come i ragazzi del Pablo che ogni sera scendono in strada a difendere il loro quartiere dagli spacciatori, abbandonati completamente dalle autorità locali, o i ragazzi di Baganzola con i quali abbiamo collaborato nelle iniziative contro il centro d’ accoglienza.
Detto questo, il segretario della Lega è stato chiarissimo anche sul palco quando ha detto che la Lega in passato ha commesso non pochi errori, per i quali ha chiesto scusa ed è ripartita. Il nostro rapporto con la Lega a livello nazionale è poi basato su tre punti in comune: no euro, quindi un ritorno alla sovranità monetaria, no immigrazione perché occorre bloccare questa invasione programmata sulla quale lucrano le varie forze di sinistra, e prima gli italiani: prima gli italiani nei servizi, prima gli italiani negli asili, prima gli italiani nelle case popolari; nello specifico qui a Parma abbiamo già due proposte di legge comunali per le case popolari e per gli asili pronte per essere discusse e approvate e per le quali abbiamo raccolto migliaia di firme ai nostri banchetti.
Fino a che a livello nazionale la Lega terrà una linea politica che abbia ben saldi questi tre punti ci potrà essere dialogo anche se poi su tante tematiche restano non poche divergenze e quindi rimaniamo due soggetti politici ben distinti.
Tra un anno e mezzo si terranno le elezioni comunali di Parma. Ritieni possibile la presentazione di una lista di Casapound a sostegno del candidato sindaco leghista?
Con la Lega di Parma c’ è un discreto rapporto, personalmente apprezzo molto ciò che sta facendo il giovane sindaco di Fontevivo, Tommaso Fiazza. Nello specifico le elezioni del 2017 sono ancora abbastanza lontane, ma credo in ogni caso che, come ha detto Salvini sul palco in piazza Ghiaia, il centro-destra a Parma abbia già governato e lo abbia fatto abbastanza male, e che quindi sia necessario costruire qualcosa di diverso, con facce diverse ed idee diverse.
Noi comunque alle elezioni ci saremo, in futuro decideremo in che termini.
Quali sono le priorità della città di Parma?
Credo che le priorità iniziali siano quelle di far tornare al centro della discussione politica i bisogni dei parmigiani. Oggi vengono utilizzati sostanzialmente come vacche da mungere. Per fare un esempio, mi viene in mente l’esercito di vigili utilizzato per fare controlli agli esercizi commerciali i giorni di movida e le multe per divieto di sosta, quando poi basta spostarsi di poche centinaia di metri per vedere spacciatori immigrati fare tranquillamente i loro comodi indisturbati.
A fronte di questa vessazione i servizi per i cittadini sono scarsi o del tutto assenti e questo è intollerabile se si considera che poi chi è sbarcato qui da un giorno si trova riconosciuti dei diritti che chi paga le tasse da anni, e oggi si trova strozzato dalla crisi, non ha.
Ritengo, inoltre, serva più attenzione verso i quartieri maggiormente sotto assedio da parte degli immigrati e che quindi risultano più degradati: il Pablo e il San Leonardo versano in condizioni che i cittadini non possono più accettare.
Oggi di fatto questa Amministrazione (e il prefetto Forlani) ha fatto passare più volte il messaggio che l’immigrazione non crea un problema sociale o di ordine pubblico, e pur di non smentirsi fa finta di non vedere quanto accade in città, come la rissa tra stranieri in via Buffolara di qualche giorno fa o le tentate violenze verso le donne dove a una hanno tentato di buttarla giù dalla macchina per rubargliela (tentativo fallito) e l’ altra l’hanno scaraventata dalla bici poi rubata.
Non bisogna poi dimenticare temi come la raccolta differenziata che oggi ha un costo tra i più elevati e non funziona minimamente, e il rilancio del centro storico che, sia dal punto di vista del commercio che da quello della frequentazione, vive un momento di crisi pazzesco che dura ormai da anni. Insomma di cose da fare ce ne sarebbero parecchie….
Ius soli… in un comunicato lo avete definito addirittura “un progetto criminale” (leggi). Cosa vi fa tanto paura di questa legge approvata dalla Camera e adesso in discussione al Senato?
Lo Ius Soli è un tentativo di sostituzione di popolo, in un momento in cui bisognerebbe incentivare le famiglie a fare i figli. Lo Ius Soli incentiva le onlus e le cooperative di sinistra a lucrare ancora di più sull’immigrazione. Si tratta di un altro tassello che fa parte di un progetto più ampio, appunto da noi ritenuto criminale, iniziato con il colpo di stato finanziario del 2011, proseguito con l’ insediamento di tre governi senza chiaro mandato popolare e con l’apertura indiscriminata delle frontiere.
Così si cerca di cancellare l’Italia dalla storia e noi questo non possiamo permetterlo, Per questo ci batteremo con tutti i mezzi politici necessari per contrastarlo.
Andrea Marsiletti