La biofotonica per la diagnosi dei tumori: l’Università di Parma capofila di un progetto europeo

PHAST, iniziativa quadriennale coordinata dal docente Daniel Milanese. 22 partner coinvolti, di 7 paesi europei

Si chiama PHAST, cioè “Photonics for Healthcare: multiscAle cancer diagnosiS and Therapy”, ed è un progetto europeo che mira all’impiego della biofotonica per la diagnosi dei tumori. Capofila dall’iniziativa, al via lo scorso 1° settembre, è l’Università di Parma (con il Dipartimento di Ingegneria e Architettura), che guida una partnership di 22 realtà (tra le quali anche due ospedali e otto aziende) di 7 paesi europei. Coordinatore scientifico è Daniel Milanese, docente di Scienza e Tecnologia dei Materiali all’Università di Parma.

Il progetto durerà quattro anni, nell’ambito delle iniziative Marie Skłodowska-Curie Innovative Training Networks di Horizon 2020, e prevede un’istruzione e una formazione di alto livello per 15 giovani ricercatori attraverso un percorso di dottorato multidisciplinare di eccellenza.

La biofotonica è un’area di studio incentrata sull’utilizzo di ottiche e fotoniche innovative in biologia, scienze della vita e biomedicina. Un aspetto particolarmente importante di questo campo è la caratterizzazione fotonica di cellule e tessuti biologici per una migliore diagnosi medica. Il progetto PHAST, finanziato dall’Unione Europea, mira a sviluppare tecnologie fotoniche avanzate multiscala per aiutare a diagnosticare i tumori in vitro e in vivo e monitorare il trattamento nell’ambito della medicina personalizzata. Inoltre, affronterà una serie di bisogni insoddisfatti della comunità medica nella prevenzione, diagnosi e cura dei tumori nel tentativo di migliorare la qualità della vita.

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