“La Gazzetta è abituata ad essere la prima…”

SMA MODENA
lombatti_mar24

10/02/2009
 
Gabriele, come sta andando questa tua esperienza di coordinatore del sito web della Gazzetta (gazzettadiparma.it)?
E’ tanto faticosa quanto stimolante e divertente. Sto scoprendo (e studiando, cosa che a 50 anni è molto salutare) un giornalismo per molti aspetti nuovo e diverso da quello cui ero abituato. Certamente quello che stiamo iniziando è un viaggio nel futuro della comunicazione: un “futuro” che però diventa “presente” ad una velocità incredibile.
E penso che gli sviluppi futuri (le news sul telefonino, la commistione fra tv e pc nel salotto di casa…) rivoluzioneranno sempre di più il nostro settore: il compito dei giornalisti, però, rimarrà sempre quello di selezionare i contenuti cercando di trovare la sintonia con il pubblico.
Le tante tecnologie, insomma, non potranno soppiantare del tutto il famoso “fiuto” che sta alla base del nostro mestiere.

Sei stato per anni direttore di TV Parma. Quali le principali differenze tra il ruolo che ricoprivi allora e quello che ricopri oggi?
In realtà ci sono tanti aspetti simili, al punto che mi sembra a volte di essere tornato a quegli anni. Quando ero a Tv Parma, mi piaceva la familiarità che si instaurava con le persone che incontravo per strada, e che riconoscendomi in quanto volto televisivo mi chiedevano di tutto: dalle indiscrezioni sul Parma ai problemi della politica.
Adesso il dialogo giornalista-lettore è virtuale (perchè avviene attraverso le mail), ma altrettanto immediato. Ed è un dialogo alla pari, perchè tu scrivi un articolo e un minuto dopo, attraverso lo spazio commenti del sito, qualcuno può contraddirlo o criticarlo (o anche apprezzarlo, naturalmente…). E per noi giornalisti, abituati ad avere sempre l’ultima parola, è un cambiamento non da poco: è un giornalismo più “scomodo”, ma anche più democratico e stimolante.
Quanto alle altre similitudini, credo che il rapporto web-tv sarà sempre più stretto (lo si è visto sui siti americani durante l’insediamento di Obama: le immagini hanno preso il sopravvento sui testi). E anche noi, del resto, abbiamo cercato da subito di dare al nostro sito un’impronta multimediale, sfruttando il fatto di essere un gruppo che da secoli fa carta stampata, ma da decenni fa anche radio e tv.

Quali credi siano i punti di forza e quelli ancora di debolezza del sito della Gazzetta?
Come abbiamo scritto fin dal primo giorno, se la Gazzetta di Parma è il quotidiano più antico d’Italia sul sito siamo partiti per ultimi. Questo significa che prima di tutto stiamo cercando di imparare da chi è venuto prima di noi: sai che non è una sviolinata (perchè te l’ho detto ben prima di questa intervista) se ammetto che ho cercato di imparare molte cose proprio dalle vostre esperienze pionieristiche di alicenonlosa e parmadaily.
Di contro, ovviamente, scendere in campo nel web con la testata “Gazzetta di Parma” significa esibire ai lettori un biglietto da visita inimitabile, perchè tutti sanno quanto è forte e affettuoso (perfino da parte di chi la critica) il legame dei parmigiani con la nostra e loro Gazzetta. Però è anche un’eredità impegnativa, visto che giornale, tv e radio del nostro gruppo sono al primo posto dei rispettivi settori: noi dovremo cercare di non… interrompere questa tradizione.

Quanto rappresenta una minaccia la presenza di Repubblica Parma per il sito della Gazzetta?
E’ come quando la Juventus viene a giocare a Parma: Repubblica-Espresso è il primo gruppo multimediale in Italia, e il fatto che abbia scelto proprio Parma per testare un sito web sganciato dalla carta è per noi una complicazione ma anche un fortissimo stimolo.
Li rispettiamo tantissimo (ad iniziare da Antonio Mascolo al cui fianco ho lavorato per anni, quando lui era in Gazzetta e io alle prime armi a Tv Parma, imparando tante cose), e cercheremo di fare proprio come ogni tanto il “piccolo” Parma di Scala o Prandelli o Carmignani è riuscito a fare contro la Juve, ribaltando i pronostici…

Che mediazione avete trovato con la Gazzetta cartacea per non bruciare tutte le notizie il giorno prima?
Anche se qualcuno sorride, giudicandola anacronistica, la nostra scelta è quella di continuare a privilegiare la Gazzetta di carta. So che in America, se un giornale ha una notizia in esclusiva, non la tiene per sè fino al giorno dopo, ma la diffonde subito sul web, dove ovviamente tutti la riprenderanno nel giro di pochi minuti.
Però leggo anche che i conti delle aziende editoriali americane, con il travaso dei lettori dalla carta al web, non ne guadagnano. E allora, forse, almeno in questo caso è meglio non aver fretta di cambiare. Ma anche in questo caso, ovviamente, stiamo studiando: e quello che ci sembra giusto oggi potrebbe essere ribaltato già solo fra pochi mesi.

Credi che tra qualche anno, con il crescere impetuoso del web, diventerai più influente tu di Giuliano Molossi, e ti dovrò mettere davanti a lui nella classifica dei TOP 50, le 50 persone più influenti di Parma?
Chi mi conosce sa che a questa non dovrei nemmeno rispondere.
Giuliano è il direttore della Gazzetta e anche del nostro sito. Io sono solo un cinquantenne che ha ancora e soprattutto la passione del cronista: a me piace soprattutto raccontare Parma. E prima o poi tornerò a fare soprattutto quello, lasciando volentieri altri spazi ai miei colleghi più giovani, che dovranno portare la Gazzetta a vincere le sfide dei prossimi decenni.
Per ora, mi godo la possibilità di sperimentare (dopo radio, tv e carta) anche questa nuova forma del mestiere più bello del mondo.

Anche se di strada il sito della Gazzetta deve farne ancora molta per raggiungere i livelli di Alice e di ParmaDaily (e sono convinto che forse non li raggiungerà mai), caro Gabriele, ti faccio i miei complimenti per la professionalità e la passione con cui stai svolgendo il tuo lavoro. Spero che i complimenti del Direttore più esperto di web di Parma possano esserti graditi.