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07/08/2010
h.13.10
A Parma è stato arrestato un immigrato kosovaro, accusato di aver tentato nei mesi scorsi violenza sessuale ai danni di una giovane connazionale diciannovenne, che per sfuggire all’uomo si sarebbe gettata dal secondo piano di uno stabile, riportando gravissime ferite.
L’arreso, a seguito dell’attività investigativa delle Forze dell’Ordine Forze, è avvenuto a distanza di tre mesi dal fatto, perché la vittima dell’aggressione ed i suoi familiari non hanno sporto denuncia.
Il Consigliere Regionale della Lega Nord, Roberto Corradi, ha presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere una campagna di sensibilizzazione presso le comunità straniere presenti in Emilia-Romagna, affinché superino tendenze “omertose” e denuncino i connazionali autori di reati, soprattutto se si tratta di violenza alle persone ed alle donne.
Per il consigliere leghista: “In Emilia-Romagna un gran numero di reati contro le persone ed in particolare contro le donne (in questo caso si tratta spesso di reati a sfondo sessuale), sono commessi da stranieri. Quando a subire le aggressioni sono italiani/e i fatti vengono quasi sempre denunciati, mentre se le vittime sono donne straniere sono frequenti i casi di mancata denuncia dell’accaduto. Le mancate denuncie rendono difficoltoso il lavoro degli inquirenti e delle Forze di Polizia, favorendo la reiterazione del reato (ai danni di straniere o italiane) da parte dei colpevoli. Occorre sensibilizzare le comunità straniere regolari, affinché denuncino o segnalino i connazionali autori di comportamenti violenti, cosa che spesso non avviene per retaggi culturali, per timore oppure per diffidenza verso il nostro sistema giudiziario.
La collaborazione nel contrasto alla criminalità deve diventare uno degli elementi per verificare la volontà di integrazione delle comunità straniere.”
Con l’interrogazione Corradi ha chiesto alla Giunta di attivare una campagna di sensibilizzazione presso le comunità straniere presenti nel territorio regionale, al fine di favorire il venir meno di fenomeni “omertosi” che pregiudicano l’efficace contrasto di coloro che si rendono autori di reati contro le persone, ed in particolare di atti di violenza verso le donne.