
TeoDaily – Maria Maddalena è stata “l’apostola degli apostoli“, Gesù volle che fosse lei a vederlo per la prima volta nel suo corpo risorto nel sepolcro vuoto.
Nonostante il maschilismo imperante della Chiesa antica (e con qualche coda in quella successiva) che per secoli la bollò come prostituta (senza che ciò trovasse alcuna giustificazione letterale nei Vangeli), Maddalena fu la più santa tra i discepoli di Cristo, al punto che nella tradizione del cattolicesimo gnostico era considerata un’emanazione della divinità, un eone femminile paritetico a Gesù eone maschile.
A lei dobbiamo anche qualcosa molto terreno: le uva di Pasqua di cioccolato.
Già, dietro un prodotto così commerciale che invade i supermercati si celano le radici del cristianesimo primitivo.
La tradizione cristiana racconta che Maria Maddalena si presentò a un banchetto dell’imperatore romano Tiberio portando tra le mani un uovo, simbolo di nascita e dunque di risurrezione, esclamando: “Cristo è risorto!“.
L’imperatore non gradì quell’annuncio e beffardo rispose che era tanto probabile la rIsurrezione del Cristo quanto che quell’uovo divenisse rosso.
Tiberio aveva appena finito di parlare che le uova divennero rosse, tra la meraviglia di tutti i presenti.
Si narra che Maddalena potè continuare a diffondere il Vangelo, senza venire imprigionata e uccisa, proprio in virtù di quella trasformazione, di quel miracolo dell’Amore che tutto fa rinascere, rigenera, trasfigura.
Da quel giorno le uova divennero il simbolo della Pasqua e per festeggiare la sua ricorrenza i cristiani iniziarono a dipingere le uova di rosso e a scambiarsele in dono.
Va da sè che nell’iconografia religiosa, in particolare ortodossa, Maddalena viene spesso rappresentata con in una mano un uovo rosso.
Con la crescita del consumismo, dalla colorazione rossa al cioccolato il passo fu breve.
Se ingrasseremo un pò nelle feste di Pasqua sappiamo quindi a chi rivolgerci.
Le uova di cioccolato sono l’unica “colpa” di Maria Maddalena.
La perdoneremo. Abbiamo tanto da farci perdonare da lei.
Soprattuto la Chiesa che l’ha diffamata per secoli.
Andrea Marsiletti
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