Lettera aperta di sindaci e altri amministratori della provincia di Parma contro il taglio del Governo per le scuole di montagna

Desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione riguardo alle proposte di nuovi coefficienti per la formazione delle Autonomie Scolastiche contenute nella recente manovra economica 2023. Riteniamo che tale modifica introdotta dal governo vanifichi il principio costituzionale dell’equità e dell’uguaglianza, poiché sembra mirare a tagliare centinaia di istituzioni scolastiche pubbliche sotto la falsa premessa di un mero strumento di risparmio finanziario.

Questa modifica avrà un impatto particolarmente grave sui Comuni in area montana della nostra regione, dove la viabilità e le condizioni del trasporto pubblico possono rendere difficile per molti alunni e studenti, sin dalla tenera età della scuola primaria, garantirsi il diritto costituzionale allo studio presso una scuola pubblica. La modifica proposta sembra incentivare lo spopolamento e l’abbandono scolastico invece di promuovere la resilienza e lo sviluppo delle aree montane.

Inoltre, la creazione di istituzioni scolastiche coordinate da dirigenti scolastici che gestiscono molteplici plessi distanti tra loro sarebbe problematica in termini di gestione del personale, dei rapporti con vari sindaci contemporaneamente e della stesura di PTOF per diverse entità territoriali e sociali.



Ci saremmo aspettati invece un ampliamento dell’offerta formativa, in continuità con le politiche della Regione, che ritiene la scuola uno degli assi portanti della società. Investire nella scuola significa investire sul futuro delle nuove generazioni e offrire nuove opportunità a chi svolge un percorso di istruzione in età più adulta. La modifica proposta sembra andare nella direzione opposta, verso l’eliminazione di molte scuole pubbliche.

Chiediamo pertanto il suo supporto affinché la Regione si adoperi nel sollecitare il Governo a ritornare sui suoi passi, per il bene e il futuro dei comuni in area montana, affinché prenda in considerazione gli effetti a lungo termine di queste modifiche apportate e di trovare soluzioni alternative che rispettino il principio dell’uguaglianza di accesso all’istruzione e garantiscano l’offerta formativa, in particolare nelle zone montane.

Albareto – Davide Riccoboni
Bardi – Valentina Pontremoli
Bedonia – Gianpaolo Serpagli
Berceto – Luigi Lucchi
Borgo Val di Taro – Marco Moglia
Compiano – Francesco Mariani
Corniglio – Giuseppe Delsante
Neviano Degli Arduini – Raffaella Devincenzi
Palanzano – Ermes Boraschi
Pellegrino Parmense – Alberto Canepari
Tizzano Val Parma – Amilcare Bodria
Valmozzola – Claudio Alzapiedi
Varsi – Angelo Peracchi
Matteo Daffadà – consigliere Regione Emilia – Romagna
Andrea Massari – Presidente della Provincia di Parma

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