“Maggioranza incapace”

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(non più in homepage)
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30/07/2010
h.11.30

Benissimo!
Così potrebbe dire l’opposizione di fronte ad una maggioranza che dimostra la sua incapacità di governo e la sua superficialità amministrativa, una volta di più, riuscendo, nello stesso giorno e su temi in un certo senso collegati, a mettersi contro i Commercianti e le loro Associazioni ed i Residenti del centro storico.
Così non può essere per il gruppo del PD, che ha sempre cercato di stare al merito delle questioni e che sui due temi dei varchi e dei parcheggi sotterranei ha subito denunciato l’assurdità delle operazioni.

Varchi elettronici
Quanto ai varchi, i primi giorni di sperimentazione hanno evidenziato, semmai ve ne fosse stato bisogno, che la misura è un “bello” (??) spot, ma che i varchi medesimi, rispetto ai problemi reali del traffico nel centro storico, non hanno nessuna capacità di reale incidenza e non producono nessun effetto sostanziale positivo. E non poteva e non può essere diversamente, perché i varchi possono essere lo strumento di un piano più complessivo di mobilità urbana, ma non possono rappresentare la misura decisiva.
Ci vuole un piano organico, che deve tenere conto, tra l’altro, dei diritti dei Residenti e dei Commercianti e che deve realizzare l’effetto virtuoso (difficilissimo da ottenere, ma indispensabile) di regolamentare intelligentemente il flusso del traffico, senza isolare i Residenti e senza dare il “colpo finale” al sistema commerciale del centro storico.
Far finta di niente e pensare che i centri commerciali naturali, deliberati ma non eseguiti da questa Amministrazione, possano essere la soluzione si spiega solo o con l’incapacità di leggere e di affrontare il problema, o con la volontà di espellere il commercio dal centro storico, ovvero con quella di contribuire a creare un sistema commerciale sostanzialmente monopolistico intorno alle grandi strutture di distribuzione commerciale, o, comunque, un sistema guidato e governato dai grandi gruppi di distribuzione.
Questo non può essere il modello di un’Amministrazione che voglia una città viva, dinamica e pluralistica anche dal punto di vista imprenditoriale e commerciale.
Le piccole e medie imprese commerciali, infatti, sono una componente essenziale del tessuto socio-economico anche della società contemporanea, e con riferimento a taluni settori merceologici (si pensi agli “alimentari” di vicinato) svolgono anche una funzione fondamentale dal punto di vista sociale.
La desertificazione del centro storico è, poi, una questione anche di sicurezza, tema sul quale questa Amministrazione proclama, mette i cani anti-droga in giro, ma, sul piano operativo, si contraddice ad ogni passo.
In questa situazione, l’invito non può che essere quello di sospendere il sistema dei varchi.
La spesa per comprare gli strumenti, a suo tempo contestata dal Gruppo PD, non può impedire la decisione del fermo: infatti, i danni dell’applicazione del sistema sono ben superiori ai costi delle attrezzature.
Sospendere oggi è un atto dovuto non solo a Residenti e Commercianti del centro storico, ma – si badi bene – a tutta la Città, perché Parma è un sistema complesso e interdipendente, cosicché la sofferenza di una sua parte è la sofferenza di tutta la Città tanto dal punto di vista sociale, quanto dal punto di vista economico.

Parcheggi sotterranei
Il Gruppo del PD ha, a suo tempo, contestato l’assurdità dell’operazione dal punto di vista concreto e la totale illegalità – illegittimità delle scelte compiute, denunziando anche che l’operazione non rispondeva all’interesse generale della Città e rappresentando la perplessità che il tutto potesse essere funzionale ad interessi di parte. E, siccome questi interessi di parte trovavano, nella “voce di popolo”, la sintesi in “un nome ed un cognome”, subito dopo l’approvazione della delibera è stata depositata in forma ufficiale, presso un Notaio, una busta con la ragione sociale di una impresa. Questa busta verrà, nella giornata odierna, consegnata alla Procura della Repubblica, perché verifichi l’eventuale sussistenza di responsabilità penali, che le mere voci non provano.
Questa operazione (già abortita sul piano tecnico perché sui 14 parcheggi previsti si è arrivati ad un numero tra gli 8 e i 6) è stata costruita, in apparenza, come un’operazione inserita in un piano, per consentire ai Residenti di avere il garage pertinenziale al proprio appartamento.
In realtà, è stato chiaro fin dall’inizio che così non era e non avrebbe potuto essere, sia perché non vi era stato nessun coinvolgimento dei Residenti, sia perché non vi era alcuna richiesta di questi ultimi, sia perché i prezzi di acquisto di questi parcheggi, aggirantisi intorno ai 50.000,00 €, apparivano preclusivi, di per sé, all’acquisto da parte dei Residenti.
Era e rimane fin d’ora chiaro che l’operazione è finalizzata ad un uso commerciale di questi parcheggi, che sarà la “svolta necessaria” una volta che si dovrà prendere atto, “sconsolatamente”, che non vi è mercato privato, mentre vi è “l’utilità pubblica” di rendere accessibili quei parcheggi ad ore.
In questo contesto, appare ancora più negativo che si voglia procedere pervicacemente nel progetto, financo con accelerazioni indebite, con distruzione di angoli della città storica, con depauperamento dei pochi spazi verdi e contro la volontà dei residenti, non adeguatamente informati e coinvolti, e senza aver dato adeguato conto, ammesso che vi siano gli elementi istruttori del caso, di aver studiato davvero tutte le implicazioni di interventi così invasivi, in zone così delicate sotto molti profili, come sono quasi tutte le parti del centro storico.
In questo quadro, la realizzazione di piazzale Salvo D’Acquisto va sospesa, non avviata.
Se l’Amministrazione facesse questo gesto responsabile, non potrebbe non trovare l’apprezzamento del Gruppo PD, anche quando si trattasse di una decisione solamente interlocutoria. E anche sotto questo aspetto va ricordato che la distruzione di piazzale Salvo D’Acquisto non è un problema dei soli Residenti della zona, ma è un problema di tutta la Città.
Allo stesso modo, appare doveroso che l’Amministrazione eviti di dare avvio ai parcheggi sotterranei, a partire da quello di piazzale Borri e da quello di piazzale Picelli.
Continuare a distruggere angoli significativi per la tradizione e per l’immaginario dei Parmigiani potrà apparire un segno di innovazione e di riformismo (??); in realtà, è il segno di un’Amministrazione che governa “a prescindere” dalla realtà della Città, dei suoi problemi e della sensibilità dei suoi Cittadini.
Questi ultimi vanno ascoltati non solo quando osannano, ma anche quando contestano.

Giorgio Pagliari
Capogruppo PD in Consiglio Comunale
 
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30/07/2010
h.19.20

Risposta al Pd sulla critica ai varchi elettronici ed ai parcheggi sotterranei.

Alla lunga lista del “no a tutto” che, da anni, è il leitmotiv del Pd di Parma, si aggiunge oggi anche la contrarietà ai varchi elettronici (che servono per ridurre l’inquinamento) ed ai parcheggi sotterranei (che affrontano un problema reale per residenti e commercianti).
Inquinamento e parcheggi sono problemi che città a noi limitrofe, come Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Rimini, affrontano con le stesse misure e precauzioni di Parma. Ma là, ovviamente, il Pd apprezza e condivide, da noi, invece, riprova.
Niente di nuovo sotto il sole, ma questo Pd, povero di idee e di progetti, che insegue ogni mugugno e protesta facendone il proprio manifesto politico, non credo rispetti in alcun modo la tradizione che vorrebbe rappresentare”.

Gianfranco Zannoni (capogruppo consiliare di “Impegno per Parma”)

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