
Il presidente Bonaccini ha inviato al Consiglio dei Ministri la richiesta di stato di emergenza nazionale – la soddisfazione del consigliere Matteo Daffadà – è in arrivo il primo stanziamento di un milione di Euro dal bilancio regionale».
Per il maltempo di metà agosto che si è abbattuto sulla Regione e in particolare le province di Parma, Modena, Ferrara e Bologna, il presidente Bonaccini ha inviato al Governo la richiesta di stato di emergenza nazionale. «Non si è perso tempo – ha commentato il consigliere regionale Matteo Daffadà primo firmatario di un’interrogazione depositata a ridosso degli straordinari eventi calamitosi che avevano colpito i Comuni di Bedonia, Compiano, Tornolo, Bore, Bardi, Varsi e altri comuni del parmense – La Regione, nei giorni scorsi ha già dichiarato lo stato di emergenza regionale e lunedì prossimo la Giunta approverà il primo stanziamento di 1 milione di euro di risorse». La violenta perturbazione che si è abbattuta sul territorio ha provocato danni ingenti al patrimonio pubblico, ai privati, alle imprese, alle strutture sportive, oltre che ad alberature, reti elettriche, reti telefoniche e alla rete stradale. Secondo una prima stima, i danni a livello regionale ammontano complessivamente ad oltre 90 milioni di euro di cui oltre 32 milioni per le attività di soccorso, di assistenza alla popolazione, per l’esecuzione delle somme urgenze, il ripristino dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, a cui si aggiungono quasi 60 milioni di euro per i danni a edifici privati e attività produttive.
«La Protezione civile è intervenuta con tempestività in collaborazione con le amministrazioni locali per il ripristino della normalità e per completare il censimento dei danni. Tra le iniziative immediatamente adottate dall’Agenzia regionale non appena scattato l’allarme maltempo, l’attivazione del volontariato di protezione civile che ha operato, in stretto raccordo con i settori territoriali, le amministrazioni comunali e i Comandi provinciali dei Vigili del fuoco.
Complessivamente sono stati effettuati 1.400 interventi che hanno impiegato 450 persone per turno – ha detto Daffadà – oggi viene data una prima risposta concreta a sostegno delle comunità danneggiate. Attendiamo l’intervento governativo ma intanto l’istruttoria, propedeutica alla richiesta, è stata portata a termine dalle strutture della Regione in tempi molto rapidi». Secondo la procedura prevista in questi casi, già nelle prossime settimane il Dipartimento nazionale di protezione civile farà i sopralluoghi nei territori colpiti per la verifica dei danni e formulare una prima proposta di stanziamento economico per i primi interventi urgenti.