30/01/2010
h.20.00
Le dichiarazioni dell’Assessore Manfredi rappresentano l’emblema della falsità e della provocazione all’intolleranza razziale.
Questo fantastico assessore dell’amministrazione di Parma, evidentemente impossibilitato ad emergere dalla mediocrità solo con le proposte che il ruolo ricoperto gli imporrebbero, sta cercando di diventare famoso come il paladino del razzismo all’inverso: costui sta volutamente e violentemente contrapponendo la comunità islamica (in realtà solo una piccola parte di essa e oltretutto quella più estremista) alla comunità parmigiana, intendendo con questo termine “tutti coloro che a pieno titolo e di qualsiasi etnia, colore e religione risiedono, lavorano e studiano a Parma”.
Come si può permettere l’esimio prof. Manfredi di dare lezioni di integrazione dato che il messaggio che sta inviando al mondo intero è: venite tutti tranquillamente in Italia; basta avere un amministratore “amico” e vi sarà permesso di fare tutto quello che vorrete, perché nessuno vi obbligherà a rispettare le leggi, le sentenze dei tribunali, le ingiunzioni amministrative, i codici stradali ecc. ecc. Spero che qualche professionista legga queste righe e si indigni a tal punto da proporre un qualsivoglia tipo di azione contro chi, penso, stia istigando a delinquere. Con un atteggiamento sprezzante e un comportamento illegale e illegittimo degno dei peggiori dittatori vuole anche spacciare per integrazione la firma del Patto di cittadinanza di cui, fra l’altro, dopo tre anni e due sottoscrizioni mediaticamente preparate, non si è mai avuto alcun riscontro mentre altre associazioni di immigrati hanno proposto e stanno realizzando importanti progetti di reale integrazione culturale e sociale senza chiedere niente in cambio.
Ma la mia riflessione va ben oltre: come mai, a fronte di continue e circostanziate denunce da parte della Lega e dei cittadini, nessuno della Giunta Comunale con il Sindaco in testa si è mai degnato di verificare cosa effettivamente stava accadendo? Perché i consiglieri di opposizione in Consiglio Comunale a Parma solo ora chiedono di avere delle risposte dalla Giunta? Forse che tutto questo rientra in una logica di spartizioni politiche?
Voglio fare una ulteriore domanda: perché, nonostante tutte le denunce mediatiche e legali, gli esposti e le sentenze dei tribunali, le istituzioni che sono deputate a far rispettare le leggi civili, penali, amministrative, ecc.(Prefettura, Questura, Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri, Magistrati…..) non sono mai intervenute e non hanno mai effettuato accertamenti approfonditi sulla vicenda e sul rispetto degli ordinamenti e delle sentenze?
Se questo è il sistema Italia devo dare ragione a chi, sdegnato, vorrebbe andarsene in qualche altro paese; ma la Lega e i leghisti non sono abituati ad abbandonare le lotte e le battaglie: e anche questa volta vinceremo: perché la gente è con noi.
Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma della Lega Nord