“La partita di sabato conta tantissimo”

29/11/2013
h.10.00

Difesa a tre o a quattro, Massimo Gobbi rientra sempre nello scacchiere del Parma per la sua duttilità e sapienza tattica. Da uomo d’esperienza, conosce il valore di una vittoria come quella ottenuta a Napoli e ancor di più sa quanto possa essere delicata la partita di sabato contro il Bologna. Questo il suo pensiero sul positivo momento crociato a Parma Channel: “A Napoli ci aspettavamo di fare una buona partita perché ci eravamo preparati bene, nell’ultimo periodo avevamo sempre espresso un buon calcio a parte il primo tempo con la Lazio. C’erano grandi motivazioni e la vittoria è stata meritata, disputando una buonissima partita. Volevamo impressionare tutti con una prestazione di livello ed è arrivata. Vincere fuori casa fa crescere il morale e conta soprattutto per l’autostima, però a queste prestazioni bisogna dare continuità in casa. Proprio per questo, conta tantissimo la partita di sabato”.
Gobbi sposta poi il mirino sulle modifiche tattiche viste al San Paolo e sui pericoli che può portare il Bologna, specie con il suo temibile reparto offensivo: “Difesa a quattro? In allenamento abbiamo sempre provato più moduli, a Napoli ci siamo espressi bene, noi siamo pronti a tutte le soluzioni poi spetterà al mister. Il ritorno di Gabriel Paletta è un altro aspetto positivo della gara di Napoli: per noi conta tantissimo, ci dà ulteriore forza e fiducia. Ho visto Bologna-Inter domenica, loro sono molto organizzati e ben messi in campo. Diamanti è senz’altro il loro valore aggiunto, può sempre risolvere la partita con una giocata o su calcio piazzato”.
Per chiudere, una digressione sulla sfida di calcio-chewingum che l’ha visto protagonista insieme a Parolo e Palladino. Dopo l’analisi “tecnica” della competizione, Massimo svela il reale motivo della competizione: “Il migliore è stato Palladino, di tacco. Però abbiamo capito che quella di Mirante non è stata poi una giocata straordinaria – sorride – la possono fare un po’ tutti. Quindi l’obiettivo è stato raggiunto…”.

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“La settimana è andata bene”

13/09/2013
h.18.20

Il profumo intenso di Parma-Roma si sente già nell’aria anche se mancano ancora tre giorni al calcio d’inizio. Massimo Gobbi, nella conferenza stampa odierna, ha sottolineato il grande lavoro svolto dalla squadra durante la sosta per preparare una gara così attesa: «La settimana è andata bene, abbiamo lavorato parecchio a livello tecnico e tattico. Un lavoro intenso per una partita difficile. Non so dire se ci saranno cambiamenti d’assetto, abbiamo provato parecchie cose ma sono valutazione che spettano al mister. Di certo siamo un gruppo duttile, ma anche questa è una qualità che va allenata. E con giocatori di qualità come i nostri, i moduli si possono variare».
Grande rispetto per la Roma e i singoli di Garcia nelle sue parole: «Non danno punti di riferimento, è difficile disinnescarli, specie un campione come Totti che resta il fulcro del loro gioco. Io potrei ritrovare sulla mia fascia Maicon, che ho già incrociato tante volte e sta tornando ai livelli di quando era il più forte del mondo nel suo ruolo. Dovremo accorciare subito, togliendo loro la chance di fare la giocata». «Abbiamo bisogno di fare una grande partita – continua Gobbi – perché stiamo lavorando con intensità da ormai due mesi, noi e i tifosi ci meritiamo una soddisfazione. Il mercato, inconsciamente, forse ci ha condizionato nelle prime due partite ma non vogliamo alibi. Abbiamo solo una grande voglia di ricominciare».

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“Prima dei bilanci pensiamo al Palermo”

15/05/2013
h.17.45

Non è ancora tempo di bilanci. Prima c’è una partita importante da giocare, come ha spiegato anche Massimo Gobbi in conferenza stampa questa mattina a Collecchio prima della ripresa degli allenamenti: “Manca una partita che rimane importante perché siamo decimi e l’obiettivo è quello di mantenere la posizione. Penso comunque che sicuramente si poteva fare di più, perché abbiamo fatto un girone d’andata dove abbiamo fatto benissimo e poi abbiamo avuto un calo con l’inizio dell’anno in cui non abbiamo dato continuità a quanto fatto nei primi mesi. Nonostante tutto siamo decimi e c’è la volontà di finire bene questo campionato e quindi quella di domenica è una partita fondamentale. A livello personale penso di aver fatto una buona stagione. Ho il rammarico grosso di non aver fatto gol, perché comunque ho giocato tanto e dunque ho avuto possibilità che non ho sfruttato”.
Con il passaggio ormai stabile alla difesa a quattro Gobbi ha completato il percorso che lo ha visto iniziare la carriera come centrocampista per arrivare poi ad arretrare la sua posizione. Si vede come possibile difensore centrale in futuro? “Ogni anno si cresce, si cambia, si ha più esperienza e dunque si valutano situazioni in campo in maniera differente. Sono migliorato a fare il difensore, cosa che non avrei mai pensato prima perché fino a qualche anno fa facevo il centrocampista e mi piaceva propormi in avanti. Però penso di poter ancora fare l’esterno. Poi vedremo, in emergenza ho già fatto il centrale in una difesa a tre”.
Il calo del girone di ritorno ha diverse ragioni: “Se ci fosse solo una causa, basterebbe individuarla per risolvere i problemi. C’è sempre un mix di cause che vanno a creare certe situazioni: un calo fisico che ci sta sempre in una stagione, un calo mentale dopo il grande girone d’andata, in alcune occasioni abbiamo fatto buona partite prendendo però gol per una disattenzione o per scelte sbagliate. In quel periodo abbiamo comunque lavorato tanto, perché questa è la base del lavoro del mister. E’ un peccato aver avuto quel calo a inizio del girone di ritorno. Ci vuole comunque equilibrio nei giudizi: non eravamo una squadra da Champions League nel girone d’andata e non siamo una squadra da retrocessione ora”.
Domenica Gobbi non era in campo causa squalifica ma ha seguito da vicino i festeggiamenti per la vittoria di Wembley e poi la partita contro il Bologna: “Siamo dispiaciuti per non essere riusciti a festeggiare nel migliore dei modi un anniversario così importante per la società, per i tifosi e per la città. Il Bologna ha fatto un gol casuale a inizio partita ma soprattutto nel primo tempo abbiamo giocato praticamente solo noi, abbiamo creato occasioni da gol ma non siamo riusciti a pareggiarla e così, mano a mano che passa il tempo, si cerca poi anche in maniera disordinata di recuperarla rischiando di prendere il secondo gol, come è accaduto. Dispiace perché era un anniversario che anche noi come squadra ci tenevamo ad onorare con una vittoria. Mi ricordo la partita di Wembley, avevo 13 anni e l’ho guardata a casa con i miei genitori esultando per la vittoria del Parma, che era una squadra simpatica perché fuori dal giro delle solite grandi”.
L’ultimo punto per il decimo posto è da conquistare sul campo del Palermo retrocesso: “Ma per questo vorranno chiudere l’ultima partita davanti al proprio pubblico in maniera decorosa, per cui le insidie ci sono. Siamo decimi, vogliamo mantenere la posizione per cui dobbiamo andare a Palermo per fare una bella gara”.

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