
“La bocciatura da parte dei capigruppo di maggioranza del Comune di Parma del nuovo masterplan presentato da Sogeap per l’aeroporto Verdi dimostra coerenza rispetto agli impegni assunti in campagna elettorale e attenzione per la città. È la conferma di una valutazione seria e oculata che ribadisce che l’aeroporto cargo, in città, non è da farsi, a fronte dell’emergenza climatica e ambientale e per perseguire miglioramento della qualità dell’aria, mitigazione delle temperature e equilibrio idrogeologico”.
L’associazione Parma Città Pubblica Aps commenta la posizione assunta dai gruppi consiliari in maggioranza dopo la visione del piano di sviluppo per l’aeroporto di Parma.
“Forse per la prima volta da decenni, un’amministrazione comunale ha il coraggio di non piegarsi di fronte alla potente Unione degli Industriali e decide, coerentemente con il mandato elettorale, di anteporre il diritto alla salute dei cittadini agli interessi economici dei pochi “soliti noti”. E comprendiamo lo stupore che questa decisione ha suscitato in chi da troppo tempo è abituato ad essere obbedito senza esitazioni a discapito del bene collettivo”.
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“Il plauso di Parma Città Pubblica a questa decisione coraggiosa, senza dubbio sostenuta e corroborata dai pareri degli uffici tecnici comunali che da tempo hanno scritto quello che noi, altre associazioni e innumerevoli cittadini, sappiamo da tempo: un aeroporto, in città, non si può sviluppare, soprattutto se destinato al traffico merci, con tutto ciò che questo comporta in termini di traffico, consumo di suolo e inquinamento”.
“Invitiamo caldamente chi, come il consigliere Priamo Bocchi, ritenesse “un buon compromesso” il “nuovo” masterplan di Sogeap ad andarlo a leggere per avere conferma di quanto del resto scritto nella nota ministeriale del 28 giugno u.s.: “La Società di gestione dell’aeroporto di Parma ha elaborato il Masterplan al 2023, prevedendo la realizzazione di interventi mirati ad aumentare i livelli di qualità di servizio e la capacità dell’aeroporto, fra i quali il prolungamento della pista di volo e la realizzazione di un nuovo polo cargo”.
Sappiamo tutti che i voli cargo lieviteranno rapidamente, una volta autorizzato l’allungamento della pista e approvato il masterplan, per rendere economicamente sostenibile un aeroporto che questa società di gestione non è ne’ capace ne’ interessata a destinare al trasporto passeggeri, usato come specchietto per le allodole con cui allettare i cittadini. E sappiamo anche che Parma rischia in questa sciagurata prospettiva di trasformarsi in una Logistic Valley assediata da smog, rumore e cemento.
Esattamente ciò che non può volere chi ha a cuore la salute e il benessere dei suoi cittadini, che sia in maggioranza o all’opposizione in consiglio comunale”.
Parma Città Pubblica APS