MobilitAria 2021: rapporto annuale sulla qualità dell’aria e mobilità sostenibile

Delineare un quadro complessivo sull’andamento della qualità dell’aria e delle politiche di mobilità urbana nelle principali città italiane nel periodo 2020-2021 è stato l’obiettivo di “MobilitAria 2021“ che ha stilato in un partecipato webinar il suo rapporto annuale (giunto alla quarta edizione) frutto della collaborazione con il gruppo di lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club e dagli esperti di CNR-IIA (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto sull’Inquinamento Atmosferico).

L’edizione 2021 ha fatto il punto sui provvedimenti di mobilità ai tempi della pandemia analizzando sui dati di 14 grandi città ed aree metropolitane del 2020, quali sono stati gli effetti sulla qualità dell’aria durante le restrizioni dovute ai provvedimenti legati al covid19 e quali sono state le misure straordinarie assunte dalle città per affrontare gli spostamenti dei cittadini e cittadine.

A questo approfondimento si aggiunge la novità del IV Rapporto 2021: l’analisi dei Piani Urbani di Mobilità Sostenibile approvati dalle Città medie italiane e la qualità dell’aria in queste aree urbane. Sono 22 le città di medie dimensioni italiane che hanno approvato il PUMS e che lo stanno attuando, con soluzioni interessanti e molte competenze per andare verso la mobilità sostenibile. Tra queste troviamo Brescia, Siracusa, Parma, Prato, Arezzo, Lucca, Taranto, Pordenone, La Spezia, Terni e Narni, Foggia, Agrigento, Mantova. 

In mattinata dopo gli interventi di Enrico Giovannini, Ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili Michele Meta, Presidente di Trenitalia, Gruppo FS Italiane è stata la volta dell’illustrazione delle buone pratiche e dei dati locali da parte di amministratori alla Mobilità di Comuni.

Parma è stata presentata come città all’avanguardia, tra le prime in Italia ad adottare il PUMS nel 2017 con un primo monitoraggio del 2019.

A proposito dei risultati degli ultimi particolari 12 mesi l’Assessora alla Mobilità Sostenibile del Comune di Parma ha illustrato il fisiologico rallentamento di utilizzo di mezzi di mobilità a causa del lockdown che è stato, però, sfruttato per il contemporaneo completo rinnovo del parco mezzi dell’azienda di trasporto locale a favore di mezzi meno inquinanti e per attuare diverse sperimentazioni temporanee che proprio le misure restrittive hanno consentito. 

“Tpl, sharing, Zone 30, piano di mobilità sostenibile non hanno rallentato a Parma in pianificazione ed investimenti per una mobilità che guardi all’ambiente e alle relazioni. Quello che devono sviluppare gli spazi pubblici è proprio benessere e comunità e abbiamo continuiamo a lavorare per farci trovare pronti quando tutto tornerà alla normalità. La mobilità, credo” ha detto Tiziana Benassi ” incide sulla qualità dell’aria tanto quanto il riscaldamento, l’agricoltura e gli allevamenti intensivi. E’ un elemento, però, che tocca quotidianamente la responsabilità delle persone, che ogni giorno ti costringe ad informarti e sul quale un’amministrazione pubblica ha il dovere di intervenire in termini di sensibilizzazione, perchè generare comportamenti corretti significa dare l’esempio e generare una cultura ambientale diffusa e percepita”. 

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