Raffaele Pizzati, esponente di Italia Viva di Parma, è il promotore del Comitato “Così no” impegnato per il “NO” al referendum per il taglio dei parlamentari in programma il 20 e il 21 settembre.
Lo abbiamo intervistato.
Leggendo i giornali e i post su facebook pare che i sostenitori del NO al referendum sul taglio dei parlamentari stiano prendendo più coraggio e qualcuno inizia a credere nella vittoria. Solo qualche settimana fa sembrava un’impresa impossibile… cosa è cambiato?
È cambiata la consapevolezza che il famoso risparmio sventolato dai promotori del taglio del numero dei parlamentari si riduce a una tazzina di caffè all’anno per ogni cittadino. Un po’ poco, non credi?
Perchè hai deciso di costituire un Comitato per il NO?
Perché persone di ogni esperienza politica e appartenenza partitica ci contattano per ricevere informazioni: chi vuole conoscere l’effettivo risparmio, chi si preoccupa della riduzione di rappresentanza territoriale, chi teme si arriverebbe a un Parlamento composto da nominati dalle segreterie dei partiti e ben controllabili dal governo. Alcune Regioni scenderebbero a tre senatori e, obiettivamente, il rapporto elettore-eletto verrebbe a scomparire. Il taglio lineare dei parlamentari, senza aver modificato null’altro, comporterà per gli eletti, nell’esercizio delle proprie funzioni, un aggravio in termini di tempo e qualità del lavoro svolto. Ad esempio, le 14 commissioni parlamentari permanenti rimarranno alla Camera e al Senato e ogni parlamentare dovrà necessariamente essere membro in più commissioni. Il ping pong legislativo causato dal sistema paritario tra Camera e Senato inciderà ancora di più sulla tempistica del legislatore.
Se vince il NO sarebbe una sconfitta per Conte-M5S? Cosa cambierebbe?
Dovesse vincere il No, come spero, non credo ci sarebbero conseguenze eclatanti sul governo. Verrebbero sicuramente ridimensionate le velleità del M5S autoproclamatosi movimento del Popolo (questo ridimensionamento ci sarebbe anche in caso di vittoria del SI al fotofinish) e il tribuno del Popolo Conte dovrà decidere se essere un Presidente del Consiglio all’altezza delle sfide che l’Italia deve e dovrà affrontare o rimanere abbracciato al populismo.
Lunedì 7 settembre alle ore 17.45 all’hotel San Marco di Pontetaro andrà in scena un confronto a sostegno per il NO. Parteciperanno l’On. Roberto Giachetti (Italia Viva) ed il sindaco di Parma Federico Pizzarotti (Presidente nazionale di Italia in Comune). Questo incontro potrebbe essere anche una tappa un avvicinamento tra Pizzarotti e il partito di Renzi?
È un enorme piacere e un onore aver organizzato un incontro di elevato spessore sulle motivazioni del NO. Roberto Giachetti, subito dopo aver votato in Aula il 4° passaggio della riforma, prese la parola e disse: “Per disciplina di partito ho votato sì al taglio, da questo momento mi attiverò affinché si vada a referendum con la raccolta delle firme e costituiremo i Comitati per il No. Insomma, uno che ha le idee ben chiare contro questo taglio di parlamentari frutto del populismo.
Federico Pizzarotti, come tutti i sindaci di Italia in Comune, è schierato per il NO. Sarà interessante ascoltare i loro punti di vista sull’argomento.
Pizzarotti che si avvicina ad Italia Viva? Non credo.
Questo incontro è la prova provata che il fronte del NO è trasversale. E’ indubbio che per il bene comune il dialogo con un sindaco importante come lui debba essere coltivato.
Andrea Marsiletti