Onore al merito

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02/07/2011

h.13.00

Da oggi l’inceneritore rimarrà solo, operai tutti a casa.
Il sigillo è quello infamante dell’abuso edilizio, che noi e la città intera impediremo di farlo sanare alla chetichella. E’ ora che la luce splenda in tutte le pagine di questa maledetta storia di fornii inquinanti presentati come fumini termali.
Il lucchetto all’inceneritore ha la firma di Francesco Manfredi, assessore all’Urbanistica di questo comune in bilico, che ha mantenuto la freddezza necessaria al non far finta di nulla.
La chiusura del cantiere dell’inceneritore, che è momentanea, la battaglia è ancora lunga e ne siamo consapevoli, ha anche un altro sigillo.
Quello del sindaco di Parma, Pietro Vignali, che poteva semplicemente glissare, dovendo in questi giorni occuparsi di ben altri grattacapi. Per Parma oggi ha fatto un gesto importante, per la salute dei cittadini e per la salute del futuro, che magari non lo vedrà fra i protagonisti.
C’è voluto coraggio, anche a mettersi contro i poteri forti, che il forno lo pretendono, dopo il flop della metropolitana. Lo aveva promesso, ha mantenuto la parola. Se emergessero fatti illeciti fermerò il cantiere. Lo ha fatto nonostante le immani pressioni che immaginiamo abbia ricevuto, lui e tutto l’apparato del comune.
Il percorso accidentato dell’impianto lo abbiamo cosparso di trabocchetti di ogni genere. Alcuni hanno avuto efficacia, altri ancora attendono. Gli avvocati De Angelis e Allegri hanno colpito all’ultimo istante, quando tutti erano ormai tranquilli, la loro testardaggine e scrupolosa analisi delle carte li pone oggi vincitori, seppur momentanei, della partita.
Come testardo e in prima linea è stato Andrea Marsiletti, che ha fatto onore al suo mestiere, mentre altre penne hanno sbiadito il loro inchiostro adbicandone il ruolo.
Da oggi si ricomincia a valutare la partita da un altro punto di vista, certamente con maggiore conoscenza di come i giocatori la stiano giocando, a carte coperte o scoperte.
Della trasparenza e della coscienza in ordine abbiamo fatto il nostro baluardo e il nostro vessillo.
Da 5 anni Gcr si batte con foga, senza concedersi pause.
Negli ultimi 2 anni abbiamo raccolto nuove energie e nuove speranze.
E condotto una strategia, che oggi sta dando frutti maturi.
Il comune di Parma è stato tra i sostenitori dell’impianto, ma ha percorso un lungo cammino di ripensamento. Ci siamo messi in ascolto, non lesinando la disponibilità a confrontarci.
Siamo stati anche aiutati da un medico assessore, Fabrizio Pallini, che ha percorso lui stesso la parabola, da un atteggiamento agnostico alla consapevolezza dei rischi, visto che suoi autorevoli colleghi hanno chiarito sotto ogni aspetto la questione sanitaria.
Siamo stati criticati per il nostro atteggiamento troppo morbido nei confronti di piazza Garibaldi, ma quando piazzale della Pace brinda al forno, non possiamo che sperare nei tentennamenti dell’altro protagonista.
C’è stato un percorso di ripensamento che oggi vede una firma autografa sotto il lungo sentiero di parole, l’infinita mole di impegno che abbiamo accumulato.
Siamo sempre stati, rimaniamo e saremo sempre fermi sul punto, distanti da ogni schieramento e vicino a chiunque dimostri condivisione e bisogno di dialogo.
Non siamo entrati in questi giorni nel merito dal difficile momento amministrativo. Anche qui criticati da una parte per il nostro noioso, unico argomento del dibattere.
Ma questo ci impone il nostro statuto.
Oggi l’inceneritore di Parma si ferma con tante firme che sottoscrivono l’atto.
Su tutti si smarcano solo il Pd e Bernazzoli, loro ancora lo vogliono, gli elettori sono avvertiti.
Il 1° luglio rimane comunque un giorno memorabile.
Grazie a tutti quelli che hanno speso un po’ di sé stessi al nostro fianco.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR
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02/07/2011
h.20.00

Mi riferisco alla manifestazione indetta questa mattina dal CGCR davanti al cantiere del termovalorizzatore di Ugozzolo.
Al proposito non posso non cogliere, almeno a mio parere, contesti contraddittori che meritano chiarezza.
Non vi è dubbio che lo stop ai lavori rappresenti un atto di rigore, peraltro assolutamente dovuto almeno sotto il profilo urbanistico, seppur terribilmente tardivo.
Tuttavia, dopo questo precedente, dobbiamo auspicare che sul ben più delicato aspetto inerente la funzionalità dell’erigendo “mostro”, ovvero sulla sua strombazzata conformità agli standar più severi ed ecologici, i Cittadini di Parma ricevano comportamenti più corretti e trasparenti.
Ciò detto, resto basito di fronte al ringraziamento del rappresentante CGRC al Sindaco, quasi che al Sindaco medesimo andasse ascritto il merito di questa sospensiva.
Io ritengo, invece, che di questa decisione il Primo Cittadino non abbia merito alcuno.
Che essa sia, viceversa, la conseguenza diretta del suo attuale stato di debolezza che lo costringe a tentare di raccattare superstiti consensi ovunque, anche in quegli ambiti le cui istanze sdegnosamente ignorava, allorquando si sentiva o credeva di essere al culmine della sua gloria.
E, non da meno, la moral suasion del fascicolo tempestivamente aperto dalla locale Procura.
Così, dopo due anni di proteste, un ricorso al TAR, una crescente preoccupazione dell’opinione pubblica e l’alito caldo della Procura, ecco magicamente: la capriola da circo – abbiamo scherzato –mortus-tana libera tutti!!!
Autorità delegata, e presente al rito liberatorio, il consigliere Pallini che, da fiero sostenitore dell’inceneritore, si è immediatamente travestito, novello Fregoli, in un convinto no-termo.!!!
Diamo dunque i meriti a chi ha lottato, da tempo non sospetto, per la trasparenza e la correttezza degli atti, tecnici, amministrativi e politici.
Lasciamo invece inchiodati alle loro macroscopiche responsabilità coloro che hanno consentito i comportamenti di cui, con penoso discredito dell’immagine di Parma, sono oramai piene le cronache locali e nazionali.
Amen.

Piergiorgio Romani


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