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18/11/2010
h.15.20
E’ stato depositato oggi, a firma di tutti i Consiglieri Comunali del Pd, un Ordine del giorno sulla Strage di Piazza della Loggia a Brescia, avvenuta il 28 Maggio 1974 . Proprio ieri è stato emesso un giudizio di non colpevolezza per gli imputati coinvolti sino ad ora nel procedimento, lasciando sostanzialmente ancora senza responsabili questa pagina oscura della storia d’Italia.
“La Strage di Piazza della Loggia, rappresenta con Ustica e la Strage di Bologna, una fra le pagine più oscure della nostra storia – afferma Matteo Caselli, primo firmatario dell’Ordine del giorno-. Proprio ieri, scatenando un vespaio di polemiche in tutto il paese, la Corte D’Assise ha emesso la sentenza di primo grado della terza istruttoria sulla Strage di Piazza della Loggia, assolvendo tutti gli imputati con la formula dubitativa di cui all’art. 530 comma 2 c.p.p. – corrispondente alla vecchia formula dell’insufficienza di prove.
In sostanza, ad oggi, questa drammatica vicenda, che ricordiamo ha portato alla morte di di otto persone e il ferimento di altre centodue è senza responsabili.
Noi pensiamo che questo fatto sia enormemente grave, fermo restando ovviamente il rispetto per le sentenze emesse dalla Magistratura. Riteniamo che una città come la nostra, Medaglia d’Oro per la Resistenza, si debba unire alle tante realtà associative, a tanti altri Comuni d’Italia, nel chiedere VERITà. Per questo abbiamo presentato questo Ordine del Giorno, con la speranza che possa trovare il sostegno e il favore di tutto il Consiglio Comunale.
Chiediamo quindi sia espressa pubblicamente la forte volontà da parte della città di Parma che si giunga il prima possibile ad una verità giudiziaria sulla vicenda e siano condannati esecutori materiali, mandanti ed eventuali spalleggiatori di questa immane tragedia.
Inoltre proponiamo – conclude il giovane Consigliere del Partito Democratico- che sia dedicata una Strada o una Piazza ai caduti di Piazza della Loggia, affinché non si dimentichi quello che è accaduto, oltre che il documento sia inoltrato agli altri enti locali del territorio, alla Provincia di Parma, alla Regione Emilia Romagna e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, perchè anch’essi siano in prima linea nella richiesta di verità.
Sono ancora troppi i misteri irrisolti nella storia passata d’Italia. E’ fondamentale che non si debbano aspettare ancora altri 35 anni per sapere chi si è macchiato di questa orribile strage.”