29/06/2011
h.14.00
E’ a buon punto il progetto Life Natura “Pianura Parmense”, attivo da tre anni per migliorare i sei siti della rete Natura 2000 della Bassa dove sono presenti habitat e specie ritenuti importanti dall’Unione Europea. Il falco cuculo, il grillaio, varie specie di aironi, l’averla piccola e il martin pescatore sono alcune delle specie che il progetto ha individuato, ma gli interventi avranno benefici per molte altre specie oltre che per l’ambiente in generale e le popolazioni locali.
Giunto alla terza delle quattro annualità previste, il progetto del Parmense è al centro oggi e domani della visita di un gruppo di funzionari della Commissione europea: una “due giorni” nella quale la Provincia, ente coordinatore, illustra loro lo stato d’avanzamento dell’iniziativa. Questa mattina la delegazione è stata ricevuta in piazza della Pace dall’assessore ai Parchi Agostino Maggiali. Nel pomeriggio, poi, una visita ai luoghi del progetto, che continuerà nella giornata di domani: oggi alla Parma Morta, a Torrile e al Basso Taro, domani a Frascarolo e Samboseto.
“La Provincia vuole investire molto sulla natura e sulla salvaguardia della biodiversità. Credo che si stia facendo un buon lavoro con questo progetto, per il quale siamo orgogliosi del confinanziamento della Commissione europea”, ha spiegato l’assessore Agostino Maggiali, affiancato dai funzionari della Provincia impegnati nell’iniziativa. “Il Life natura Pianura Parmense sta procedendo con la condivisione dei portatori di interesse e della popolazione, con una bella partecipazione del mondo dell’associazionismo: è da sottolineare, ad esempio, il fatto che gli acquisti dei terreni siano stati effettuati tutti con il metodo della consensualità e non con espropri. Ciò dimostra che si è aperto un dialogo costruttivo, molto importante anche in chiave culturale”, ha continuato Maggiali, che ha aggiunto: “Alla fine di questo sarebbe importante anche pensare a nuovi interventi in futuro, perché su questi temi noi vogliamo esserci e impegnarci, e anche essere bravi a portare a casa risorse europee”.
Allo stato attuale sono stati acquisiti tutti i terreni (poco più di 12 ettari) sui quali presto partiranno alcuni interventi di riqualificazione ambientale. Fra questi l’ampliamento del canale Lorno per coniugare sicurezza idraulica con qualità ambientale, la creazione di un corridoio ecologico dalla zona dei fontanili verso la Riserva di Torrile e Trecasali, la creazione di siepi, filari e prati, l’ampliamento dell’ambiente acquatico della Parma Morta, la creazione di fasce tampone con canneto e specie di riva. Tra le azioni già realizzate: la semina di circa 10.000 mq di prato da sementi autoctone raccolte nei prati stabili parmensi, la reintroduzione della felce acquatica Marsilea quadrifolia e del Campanellino estivo (due specie quasi scomparse nella nostra pianura), la collocazione di un centinaio di nidi artificiali per Falco cuculo e Grillaio e la chiusura di alcuni accessi ai mezzi motorizzati in aree golenali.
Questi interventi costituiscono il primo passo verso la realizzazione di una rete ecologica diffusa nella Bassa parmense, affinché l’uso e le trasformazioni del nostro territorio di pianura non compromettano il mantenimento e il miglioramento dello stato di conservazione degli elementi di pregio naturalistico ancora presenti.