† Qualche giorno fa mi è apparso un angelo. Si chiama Giulia (di Andrea Marsiletti)

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TeoDaily – Nei vangeli gli angeli sono i messaggeri di Dio, il suo tramite per comunicare con gli esseri umani.

Pensiamo all’annuncio dell’angelo Gabriele alla Vergine Maria della sua immacolata concezione (leggi) piuttosto che dei due angeli a Maria Maddalena della resurrezione (leggi).

Gli angeli comunicano, e cantano.

L’evangelista Luca scrive che “un’immensa moltitudine di angeli canta sul presepe“.

Qualche giorno fa mi è apparso un angelo e mi ha parlato.

Giulia Parisi, la voce per eccellenza dei canti di chiesa su Spotify, mi ha dedicato un video (vedi sotto) sui profili Instagram e Facebook di “Preghiera in canto” per ringraziarmi per averla inserita nella mia “Classifica delle 10 canzoni di chiesa più belle“.

In realtà sono io, siamo noi che dobbiamo ringraziare lei. Le sue interpretazioni di “Il disegno”, “Andate per le strade”, “Guarda questa offerta”, “Su ali d’aquila” e “Dolce sentire” sono di una soavità indicibile… possono solo essere definite angeliche.



Ascoltare Giulia Parisi è come pregare, è più di pregare come dice Sant’Agostino (“Chi canta bene, prega due volte“) a significare quanto il canto amplifichi la preghiera, quanto la lode cantata avvicini a Dio, all’essenza del divino.

La questione “teologica” da me irrisolta è se basti ascoltare Giulia per assolvere il bisogno e/o il dovere della preghiera.

Sarebbe troppo bello.

Forse anche troppo comodo…

Andrea Marsiletti



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