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03/01/2011
h.12.40
Bilancio positivo per la mostra fotografica “Rifiuti, risorse, riciclo” che ha chiuso i battenti nei giorni scorsi. L’esposizione ospitata presso la Galleria San Ludovico, in Borgo Del Parmigianino, ha registrato in tre settimane d’apertura circa 1300 presenze. Tra queste figurano numerosi studenti che hanno avuto l’occasione, attraverso il percorso visivo costituito da 70 scatti a colori, di scoprire i passaggi che portano al recupero dei rifiuti a Parma.
L’iniziativa è stata promossa da Iren Emilia, dall’assessorato all’Ambiente e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Parma. Protagoniste dell’esposizione le immagini del fotografo Stefano Vaja che raccontano tutto quello che i cittadini non vedono: la pulizia della città, la raccolta dei rifiuti porta a porta, il funzionamento dell’impianto di preselezione, dei centri di raccolta e degli impianti di selezione. Imballaggi metallici, vetro, carta, cartone, alluminio, plastica, legno e perfino rifiuti organici vengono portati in diversi impianti che sono presenti nella nostra provincia e sono specializzati per tipologia di materiale. Dopo un’attenta lavorazione si ottengono “materie prime seconde” di alta qualità. L’alluminio, ad esempio, è completamente riciclabile. Per la produzione di una tonnellata di alluminio oltre alla materia prima occorrono 14.000 kWh di energia. Per lo stesso quantitativo riciclato, solamente 700 kWh di energia. Quindi non solo un risparmio di materie prime, ma anche di energia. Raccogliere, trattare e smaltire le oltre 250mila tonnellate di rifiuti che ogni anno vengono prodotte nella nostra provincia è un lavoro complesso che necessita di impegno e organizzazione.
“Questa mostra è nata dall’esigenza di spiegare il ciclo complesso che sta dietro la gestione dei rifiuti – ha ricordato l’assessore all’Ambiente Cristina Sassi -. Per molti visitatori questa esposizione è stata una vera e propria scoperta, l’occasione per vedere tutti i passaggi necessari nella fase di recupero dei rifiuti. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato per realizzare questa esposizione, in particolare al fotografo Stefano Vaja, a Iren Emilia e a gli sponsor che hanno creduto dell’iniziativa”.