Sicurezza, basta demagogia!

SMA MODENA
lombatti_mar24

25/10/2009
h.14.40

La situazione di via Trento e zone limitrofe è emblematica, senza voler fare demagogia, della grave difficoltà dell’Amministrazione Comunale sul tema sicurezza.
E’ innanzitutto chiaro, come già altri hanno sottolineato, il fallimento della cosiddetta “Carta di Parma” .
Questa doveva essere lo strumento per dare finalmente ai Sindaci la possibilità di intervenire con più tempestività e incisività sui problemi di sicurezza dei loro cittadini.
In nome di ciò a Parma si è celebrata la fiera del “fai da te”, che si è tradotta nella nomina di un assessore alla sicurezza, nell’assunzione di nuovo personale, nell’affidamento di incarichi, alcuni perfino fantasiosi, come quello ad esempio del valore di 20.000 euro affidato alla fine del 2008 per la stesura di un manuale di indirizzo sulla Sicurezza Urbana, con un taglio soprattutto “socio-psicologico, nonché etico”. Per non parlare di progetti annunciati e non meglio realizzati e di una serie di ordinanze, che hanno avuto francamente più l’effetto di tenere banco sulle prime pagine dei quotidiani che quello di dare risultati positivi per la gente.
Un’enorme operazione di comunicazione che non ha assolutamente inciso sui problemi reali, tanto che oggi l’assessore Fecci invoca l’intervento dei militari.
A parte il fatto che per chi voleva “più potere per i Sindaci” questa è la più palese dimostrazione di insuccesso, i militari si rivelerebbero ancora una volta una soluzione d’immagine perché sappiamo bene che quello della sicurezza delle strade non è il loro compito.
Se vogliamo maggiore sicurezza nella nostra città c’è una sola via maestra: chiedere un potenziamento dei mezzi e degli organici a disposizione delle forze dell’ordine, polizia e carabinieri e lavorare di più come Comune, anziché per cercare di creare una sicurezza parallela attraverso un uso non sempre proprio del corpo della polizia municipale e delle risorse, sulle politiche di più stretta competenza. Perché ad esempio non sono ancora partiti i lavori di riqualificazione urbana previsti in questa parte del territorio, che ne dovrebbero migliorare l’assetto? Perché non si cerca di attuare politiche commerciali, sociali e culturali che consentano di rendere questa zona della città più frequentata e animata nelle diverse fasce orarie della giornata?
Noi vogliamo dare fiducia all’Amministrazione, ma le chiediamo di agire e di farlo in fretta e di non limitarsi ad operazioni di immagine.

Maria Teresa Guarnieri (nella foto)
Paolo Pizzigoni
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Gabriella Biacchi
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