In merito alla notizia diffusa in questi giorni dai media locali circa l’ispezione condotta dai Carabinieri del N.A.S. di Parma, insieme al personale della locale Azienda USL presso una Casa Residenza per Anziani della Bassa Parmense, e al contestuale riscontro dello stato di sporcizia in cui vivevano gli anziani della struttura, Cgil Parma, Spi Cgil Parma e Fp Cgil Parma esprimono la loro preoccupazione per quello che non è certo un caso isolato. Sempre più strutture infatti, soprattutto private, non rispettano gli standard minimi di assistenza, pregiudicando il servizio ad anziani e fragili e compromettendo la qualità del lavoro degli operatori.
Cgil, Spi Cgil e Fp Cgil Parma sottolineano l’importanza del nuovo sistema di accreditamento regionale, nel fare da argine al diffondersi di strutture non idonee sul nostro territorio. Ad agosto infatti sono state varate le nuove norme per l’accreditamento delle strutture private nella governance pubblica, norme per cui i sindacati si sono battuti strenuamente nell’ultimo anno proprio perché consapevoli della loro importanza per provare ad arginare l’ingresso di soggetti di dubbia moralità che anche nella nostra provincia hanno fatto capolino nel settore sociosanitario e assistenziale. Il sistema di accreditamento dovrà essere poi declinato a livello territoriale, per questo il sindacato sarà impegnato prossimamente in ogni singolo distretto per definire i fabbisogni e i servizi che saranno decentrati, nonché le caratteristiche che i soggetti privati dovranno avere per accedere alla gestione del servizio pubblico. “Nell’accordo inoltre -spiega Valentina Anelli, segretaria Spi Cgil Parma– è stata inserita una clausola per noi fondamentale che riguarda il rafforzamento del servizio sanitario all’interno delle strutture per anziani, in modo da tutelare gli ospiti con disabilità importanti”. La nuova disciplina dell’accreditamento rappresenta il primo passo indispensabile ma non sufficiente per la revisione dell’intero sistema socio sanitario assistenziale che merita una riorganizzazione complessiva, a partire da una rinnovata domiciliarità: l’opportunità cioè per l’anziano, di essere assistito a casa proprio il più a lungo possibile.
L’impegno sindacale per una positiva revisione della disciplina dell’accreditamento dei servizi e delle prestazioni socio-sanitarie ha avuto e continua ad avere come obiettivo principale, il rafforzamento del governo pubblico del sistema e il miglioramento della sua organizzazione, sia per gli utenti che per gli operatori e le operatrici: “Il sistema di accreditamento -precisa Ruggero Maria Manzotti, segretario generale Fp Cgil Parma– rappresenta una garanzia per le operatrici e gli operatori dei sistemi socio sanitari. Sia da un punto di vista contrattuale e di adeguato inquadramento contrattuale, sia per quanto riguarda la gestione del lavoro, in contesti lavorativi dove i carichi di lavoro e la cura di pazienti in situazioni particolarmente gravi sono in costante aumento”.
Infine, conclude la segretaria generale della Cgil, Lisa Gattini: “Nel contesto attuale, nel quale sempre meno risorse da parte del Governo sono dedicate alla sanità e di conseguenza al socio sanitario, è fondamentale vigilare affinché rimanga alto il livello qualitativo offerto dalle strutture private che intendono accreditarsi, questo per evitare che a fronte di episodi di inefficienza prenda forma sempre di più la tentazione di affidarsi al privato non accreditato, cosa che non solo indebolisce il sistema sanitario pubblico ma che renderebbe la cura e la protezione disponibile solo a chi in possesso di adeguate risorse economiche”.