Tanta gente sabato 10 al gazebo di Fratelli d’Italia, in piazza Manara a Borgo val di Taro, che reca lo slogan “Stiamo cambiando l’Italia”, campagna estiva portata avanti dal partito di Giorgia Meloni in tutte le piazze italiane.
Alla presenza dei dirigenti, amministratori provinciali e dei parlamentari on Tommaso Foti e Gaetana Russo, si è fatto un focus sulle 4 riforme del Governo Meloni: fisco, giustizia, premierato e autonomia differenziata. L’obiettivo di FdI è sempre stato quello di garantire un fisco giusto, che incoraggiasse i contribuenti a rispettare le regole. Nel 2023 il gettito complessivo superava di 26 miliardi quello del 2022, e nei primi 4 mesi del 2024 vi è già un aumento del 7.1% (10,8 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segno che le misure intraprese stanno dando i frutti auspicati.
Sul tema giustizia, tramonta l’era della gogna mediatica con l’uso distorto delle intercettazioni sulla stampa, il dl giustizia e il dl carceri intervengono sulle misure cautelari, sulla parità delle parti nel processo penale, sulle condizioni carcerarie, intervenendo in tema di organico della polizia penitenziaria, in tema di edilizia carceraria sbloccando 250 milioni, sia sul sovraffollamento con accordi con i paesi terzi, per i detenuti stranieri.
Con l’autonomia differenziata si vuole invece dar piena esecuzione alla riforma intrapresa nel 2001 dalla sinistra, già operativa in ER. Bonaccini e compagni dimenticano che l’Emilia Romagna è una delle prime regioni ad essersene avvalsi chiedendo la gestione diretta su alcune materie. E infine, il premierato, per dire basta alle coalizioni artefatte che ad urne chiuse definiscono chi governa e con che coalizione.