Treni AV, Russo (FdI): “Bisogna creare un ‘Sistema-Parma’ rinnovato”

SMA MODENA
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<<Il vero tema è l’accessibilità a Parma, e se il sistema della città oggi sia attrattivo nei confronti degli stakeholders – così in una nota, la parlamentare di FdI Gaetana Russo, componente della commissione Trasporti alla Camera, sul tema della diminuzione delle 5 corse AV sulla linea vecchia che passa per Parma – La domanda che occorre porsi è se la nostra città, affrontando in questa sede la sola questione ferroviaria e non la partita su altre infrastrutture cruciali su cui parimenti si arranca (e che avrebbe meritato una decorosa autocritica da parte della sinistra) resti o meno collegata con Bologna, con Milano, con Roma, con il sistema AV o, in caso inverso, vedere se e come potenziarla. Esiste anche una questione di cui nessuno parla, e cioè come è collegata la Provincia alla città, e da lì ai centri urbani principali, e su cui FdI sta lavorando con RFI nel contratto di servizio e con la Regione, che impatta e che non può più essere considerata di serie B, o un tema di servizi complementari, in primis parcheggi, assenti in stazione. Invocare fatti concreti da parte della destra al governo è poi grottesco se si contribuisce in modo scientifico, come la maggioranza consiliare ha dimostrato anche sulla vicenda dell’aeroporto, a togliere le carte di mano alla città.

 

† Terra Santa 10 – Il “velo di Veronica”, un’altra stella femminile che brilla nella cristianità (di Andrea Marsiletti)

 

Ma è sin troppo facile, se persino il Sindaco certifica in quelle colpe ereditate, la dissonanza col PD cittadino con cui governa, imputare alla sola debolezza dell’avversario la perdita di attrattività di Parma. Anziché la corsa allo scarica barile, va analizzato il dato e su quello costruita una proposta. RFI ha fatto una scelta di mercato, inanellata su un coefficiente di riempimento di treni evidentemente in difetto, e di un’utenza, che forse per fascia oraria, per assenza di servizi complementari o per possibilità economiche, non riteneva gli Av appetibili, ma che potrebbe essere coperta con treni di tipologia differente, IC, chiedendo un investimento all’azienda in connettività a bordo, o treni Blues, innovativi con telecamere a bordo h24, che rendono più sicuri i viaggiatori.

Una classe politica, supportata da un mondo produttivo, sana, al ragionamento di fatturato sa opporre il dato sociale dei servizi e/o gli costruisce una rete attorno complementare che seduce, non inseguendo l’umore ma creando nuovi accordi commerciali. Questo non è stato fatto dalla sinistra che governa città e Provincia, che ha un obbligo di mandato nei confronti dei cittadini, ma nemmeno dal mondo produttivo o dall’utenza che richiedono quei servizi. L’Efsa, l’Università di Parma, il Consorzio Italia del gusto, Accurate e Global device nella ricerca scientifica, e pochi altri illuminati, hanno contratto da gennaio 2023 accordi commerciali con RFI portando ad un incremento del reddito della Provincia del 4%, che inevitabilmente, se fortificato da altri partners potrebbe portare ad una maggior appetibilità della linea, oggi tolta, o all’individuazione di altra rotta.

Questo vuol dire che se oggi la politica vuole essere seria, ha sì un compito, ma non è di piangere al cospetto di mamma Stato invocando focus, è mettere al tavolo le aziende dei trasporti su rotaie e su gomma, gli industriali, le Università, i consorzi, i Sindaci, gli enti e le partecipate della provincia, e creare un prodotto virtuoso in cui chiede di scommettere, un “sistema Parma” rinnovato. Questo è ciò su cui FDI promette per Parma impegno in tutte le sedi istituzionali, dalle commissioni parlamentari preposte al Governo, partendo dai propri rappresentanti nei consigli comunali. Ma è uno sforzo che mai come oggi deve essere di tutti>>.