Dalla Regione Emilia-Romagna arrivano all’Università di Parma oltre 740mila euro per la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta di corsi di laurea a orientamento professionale. Un contributo rilevante finalizzato all’assunzione di una ricercatrice o un ricercatore a tempo determinato per ogni corso “professionalizzante”.
L’Ateneo aveva presentato nei mesi scorsi la propria candidatura in risposta a un avviso emanato dalla Regione, che ha approvato la proposta formulata ed emanato il finanziamento.
† Qualche giorno fa mi è apparso un angelo. Si chiama Giulia (di Andrea Marsiletti)
I 741.600 euro complessivi, questo l’ammontare esatto, saranno equamente suddivisi per i 4 posti da ricercatrice o ricercatore previsti: uno, in Glottologia e linguistica, per il corso in Interprete di Lingua dei segni italiana e lingua dei segni italiana tattile (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali), uno in Geotecnica per il corso in Costruzioni, infrastrutture e territorio (Dipartimento di Ingegneria e Architettura), uno in Microbiologia agraria per il corso in Qualità e approvvigionamento di materie prime per l’agro-alimentare (Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco) e uno in Zootecnica speciale per il corso in Tecnologie e gestione dell’impresa casearia (Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie).
Le ricercatrici e i ricercatori sono stati selezionati e prenderanno servizio a breve.
“Quella dei corsi a orientamento professionale – osserva il Rettore Paolo Martelli – è una proposta innovativa che guarda molto al mondo del lavoro formando professionalità specifiche. Si tratta di una “scommessa di sistema”, ed è importante che la Regione supporti gli Atenei con risorse mirate e dedicate. È un gesto significativo che sostiene la diversificazione della proposta formativa, requisito oggi più che mai necessario per intercettare al meglio una domanda estremamente articolata”.