† Il mio incontro con Maria Maddalena a St. Maximin-la Sainte-Baume in Provenza (di Andrea Marsiletti)

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TeoDaily – La mia passione per Maria Maddalena, illogica e financo insana per il mio vissuto, mi porta alla basilica di St. Maximin-la Sainte-Baume in Provenza.

E’ qui, più che in ogni altra parte del mondo, che la presenza della Maddalena è viva, è qui che la tradizione narra che “l’apostola degli apostoli” abbia vissuto dopo essere arriva in barca dalla Palestina per fuggire alle persecuzioni dei romani.

La cripta della basilica contiene il reliquiario della Santa con il teschio e un lembo di carne aderente all’osso frontale sulla quale Gesù avrebbe posto le dita nel giorno della risurrezione pronunciando la frase: “Noli me tangere”(“Non mi trattenere”) (leggi).

La sera prima avevo chattato con qualche collega e amica sull’esperienza che mi apprestavo a vivere, percependo da un lato il loro interesse sotto il profilo spirituale e dall’altro perplessità sul fanatismo spesso legato alle reliquie. Scetticismo che condivido anch’io.

Entro. Non c’è nessuno all’interno della basilica.

In quel momento sono io, tra tutte le persone del mondo di tutti i secoli, quello fisicamente più vicino alla Maddalena terrena, con buona pace degli gnostici che negavano la sua natura umana e la ritenevano un’emanazione della divinità, l’eone femminile a complemento di quello maschile di Cristo (leggi).

Un caro amico mi aveva chiesto di accendere una candela in ricordo di sua mamma nella cripta della Maddalena. L’ho fatto, accendendone una seconda. Due fiammelle che raggiungeranno il cielo. Due anime affidate nelle mani più preziose, quelle della Maddalena.

Mi avvicino alla Maddalena non con la preghiera tradizionale, senza immagini, senza dogmi, senza ragionamenti, senza richieste di favori in cambio di promesse che non verranno mai mantenute.

Tento un approccio mistico alla preghiera, non nozionistico ma esperenziale, quello che insegna proprio il Vangelo apocrifo di Maria Maddalena.

Per imparare a pregare forse bisogna disimparare a pregare.

E’ solo quando crollano le idee e i concetti che abbiamo di Dio, le sue definizioni, raffigurazioni, proiezioni su di Lui delle nostre speranze e paure, che possiamo conoscerlo. Un detto orientale dice: “Se vedi il Buddha per strada, uccidilo”, intendendo che se lo riconosci con le categorie e l’intelletto umani non è lui.

Lascio un’offerta e prendo una candela della Maddalena da portare nel mio eremo sull’Appennino. Per farla vedere agli ospiti a cena, non come oggetto da esibire bensì come condivisione spirituale.

Speriamo che sarà davvero così.

Altrimenti sarà un altro proposito disatteso e l’ennesima mia brutta figura con la Maddalena.

Andrea Marsiletti

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