12° di Serie A. Il commento di Gianni Bandiera

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Le due partite di cartello attese della dodicesima erano Juventus-Atalanta e soprattutto Inter-Napoli.

Nel tardo pomeriggio di mercoledì la Juve impatta nell’ennesimo pari – ormai siamo alla sesta volta in questo campionato. Qualcuno potrebbe obiettare che i torniesi non hanno ancora mai perso ma da oltre venti anni vige la regola dei tre punti a vittoria che favorisce chi vince più partite rispetto a chi tende a non perderle. Sembrerebbe un discorso da Catalano ma la verità è che la Juve non ha ancora impresso quel cambio di marcia chiesto settimanalmente da Pirlo ai suoi.

Il pari esprime sostanzialmente la verità di un match dove la Juve ha avuto il braccino corto e l’Atalanta ha sfruttato, complice un grande Gollini, l’occasione avuta con Freuler.

In ombra Cristiano Ronaldo che ha sia sciupato un generoso rigore ma che, soprattutto, ha farfalleggiato in giro senza il mordente che anche i fuoriclasse devono mettere in campo per diventare decisivi. Se a questo si aggiunge la giornata no di Morata che si è imborghesito cercando eprfino il goal di tacco, la frittata in casa bianconera è servita vanificando il grande goal di Chiesa alla sua prima segnatura in campionato.

La partita clou, Inter-Napoli, ha mostrato il gioco più maturo dei campani rispetto a quello dei neroazzurri. Alla fine ha vinto l’Inter ma si è trattato più di un caso che non di una prova di forza. Il Napoli avrebbe meritato quanto meno il pari se non ci fossero state la prodezza di Handanovioc e il palo di Petagan entrato all’alba della partita per sostituire l’infortunato e sfortunato Mertens.

La classifica in alto si accorcia grazie al pari che il Genoa, ultimo alla vigilia, ha impresso al Milan. Due volte in vantaggio i locali con un Destro che non si vedeva da tempo. Il due a due dimostra come si possa sopperire all’assenza di Ibra per un tempo limitato. Lo svedese tornerà già domenica a Reggio contro il Sassuolo che ha salvato la pelle in un prezioso pari a Firenze.

Il Parma non decolla e pareggia ancora, questa volta contro il Cagliari.

Infine il posticipo Roma Torino. Il Torino ha perso e non è una novità ma questa volta l’attenuante, o l’aggravante, è avere giocato in dieci per quasi tutta la partita.

Triste annata quella di due grandi: Torino e Fiorentina gemellate anti Juventine che stanno vedendo la classifica da una posizione che nulla ha a che fare con la loro gloriosa storia.

Oggi è giorno di vigilia dell’ennesimo turno, domani sera al Tardini si giocherà Parma-Juventus; in epoca pre pandemia in città si attendeva questa partita e i tifosi si mettevano in fila per accaparrarsi un prezioso biglietto. Sembra una vita fa.

Alla prossima,

Gianni Bandiera

 

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