Parmacotto, parlamentari PD: “La continuità aziendale è la priorità”

“Pieno sostegno alla richiesta avanzata dalle organizzazioni di sindacali per la costituzione di un tavolo istituzionale con i comuni, la provincia e la regione Emilia-Romagna”. Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari intervengono sulla crisi che sta coinvolgendo la Parmacotto e chiedono che si lavori per salvaguardare i 150 lavoratori dell’azienda. “L’obiettivo è quello di creare le condizioni per assicurare la continuità aziendale e la tutela degli attuali livelli occupazionali”.

I tre parlamentari del Partito democratico si dicono preoccupati delle difficoltà economiche che sta vivendo l’impresa. “Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura – dicono – e condividendo la necessità di perseguire le eventuali responsabilità che hanno portato un’azienda importante del nostro territorio, con significative quote di mercato, in questa situazione, non possiamo non dirci preoccupati per gli sviluppi che la vicenda sta assumendo nelle ultime ore”. Secondo Maestri, Romanini e Pagliari è necessario che tutte le forze in campo si impegnino per un obiettivo comune: “Coniugare i diritti dei creditori e la difesa dei posti di lavoro e dell’azienda non è semplice ma necessario. Parmacotto è un marchio importante, per questo confidiamo che anche da parte del sistema imprenditoriale agroindustriale vi sia l’interesse a salvaguardarne la continuità produttiva e il legame che unisce intrinsecamente quest’azienda alle produzioni di qualità del nostro territorio”.


“I motivi che hanno portato un’azienda come Parmacotto nell’attuale situazione vanno accertati al più presto ed è importante che la magistratura operi in fretta. Allo stesso momento è indispensabile assicurare la continuità aziendale e vigilare perché vengano tutelati i posti di lavoro”. Ad affermarlo è la consigliera regionale Barbara Lori, Capogruppo PD in Commissione Politiche economiche.

“Parmacotto è una realtà importante del nostro territorio. Penso sia urgente, come è accaduto in altri casi, che si apra al più presto un confronto tra le parti sociali e le istituzioni. Obiettivo comune – conclude Barbara Lori – deve essere la continuità produttiva ed occupazionale”.

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