Donne Migranti

26/06/2015
h.19.00

Donne migranti, un tema più che mai di attualità. Se ne è parlato nella sala Salsi della biblioteca Guanda, in un convegno dal titolo: “L’esperienza narrata. Donne e Famiglie migranti volano per una educazione plurale: la mediazione culturale al femminile”.
L’incontro, introdotto dalla vicesindaco Nicoletta Paci, ha dato occasione per riflettere su un’esperienza che ha coinvolto donne migranti, assieme a diversi soggetti del territorio ed istituzioni. Si tratta di un progetto che nasce dall’incontro di realtà cooperative e associative italiane e straniere il cui obiettivo principale è sviluppare strumenti di comprensione e di dialogo tra le differenti culture per costruire modelli culturali condivisi, diritti e opportunità per tutti.
L’iniziativa riguarda il settore educativo della prima infanzia e mira a promuovere contenuti e temi educativi interni alla transculturalità, identificare buone pratiche di pari opportunità rivolte a cittadini migranti e strategie di conciliazione family-friendly.
L’iniziativa, sostenuta da Fondazione Cariparma, si è concretizzata grazie a Coop Kaleidoscopio (capofila del Progetto),  Università degli studi di Parma, Associazione Mani, Liceo Scienze Umane “A. Sanvitale”, Progetti idee e Forma Futuro, con il patrocinio del Comune di Parma.
Le azioni del progetto messe in atto riguardano la ricerca, il corso di aggiornamento sulla mediazione interculturale, il corso di formazione per donne migranti (20 partecipanti, di cui 14 hanno affrontato l’esame finale), la creazione di uno sportello per sostenere progetti d’imprenditoria al femminile.
Dopo l’introduzione di Deborah Greco della coop Keleidoscopio (“Senza conoscenza – ha detto – non può esservi comprensione”), e il saluto della vice sindaco con delega alla scuola Nicoletta Paci (che ha definito l’iniziativa “un progetto di confronto e conoscenza utile per la città”), ne hanno parlato Matilde Marchesini dell’Associazione Mani che ha illustrato “L’idea del progetto”, Nadia Monacelli dell’Università degli studi di Parma (“La ricerca-azione come metodo formativo”), Adriano Cappellini del Liceo Scienze Umana A. Sanvitale (“Formare le educatrici. Le soggettività plurali nei progetti pedagogici”); Katya Lucà dell’Università (“Osservarsi, osservare, creare relazione”), Andrea Davolo di Ausl Parma con un intervento incentrato sul “Ruolo della mediazione nella cura”ed Elisabetta Mora del Comune di Parma, che ha affrontato il tema de “Il ruolo della mediazione nella politiche sociali del territorio”.

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