
Ammonimento per maltrattamenti in famiglia nei confronti di un 29enne nigeriano, responsabile di condotte violente, sfociate in vere e proprie aggressioni fisiche nei confronti della propria compagna.
Il fatto risale al 21 ottobre scorso. Dopo una richiesta d’intervento giunta al 113 da parte di una donna che riferiva di essere stata aggredita fisicamente dal proprio compagno.
Al momento dell’arrivo dei poliziotti, la donna, una cittadina nigeriana 24enne si trovava in strada con evidenti segni di percosse sul volto ed ecchimosi al sopracciglio.
La donna riferiva agli operatori di essere stata aggredita dal proprio compagno al culmine dell’ennesima lite scaturita per motivi di gelosia, che l’uomo non era nuovo ad episodi simili e che nell’occasione non solo l’aveva minacciata di morte, ma l’aveva colpita con pugni, incurante del fatto che aspettasse un bambino dallo stesso.
La donna immediatamente soccorsa, è stata affidata alla cura del personale del 118 intervenuto sul posto, che poi l’ha accompagnata in ospedale. La vittima, una volta dimessa dall’ospedale cittadino, è stata portata in una struttura protetta.
L’uomo, con precedenti per reati contro la persona e in materia di e stupefacenti, rintracciato poco distante dalla loro abitazione, è stato accompagnato in Questura. Al termine degli accertamenti è stato deferito all’autorità giudiziaria, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
Ogg l’uomo, dopo essere stato convocato in Questura e aver ricevuto la notifica del provvedimento di ammonimento firmato dal Questore di Parma, è stato formalmente invitato a rivolgersi ai professionisti del Centro di Accompagnamento al Cambiamento degli uomini (Centro LDV), nell’ambito del protocollo Zeus firmato dalla Questura di Parma e dall’Ausl.
Lo stesso, pertanto, verrà ricevuto da un’equipe di psicologi con i quali intraprenderà un programma orientato all’acquisizione della consapevolezza, della responsabilità e alla dismissione dei propri agiti violenti.
Si tratta del 58° provvedimento predisposto dall’inizio dell’anno, al fine di contrastare il fenomeno della violenza di genere da parte della divisione anticrimine della Questura di Parma.