AIPo: riposizionato il busto di Leonardo restaurato, nel “Palazzo delle Acque” di Barriera Garibaldi

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E’ stato restaurato e posizionato nell’atrio di ingresso del “Palazzo delle Acque” di barriera Garibaldi il busto marmoreo che ritrae Leonardo da Vinci, in precedenza collocato nell’area verde retrostante l’edificio.

L’operazione è stata curata dalla Direzione tecnica centrale di AIPo, ente proprietario del monumento, in particolare dall’ing. Enrico Guarneri, mentre il restauro dell’opera è stato eseguito dal dott. Flavio Spotti di Parma.

La scultura dedicata al grande artista, scienziato e inventore fu realizzata in marmo di botticino dallo scultore bresciano Ersilio Moretti a Virle Tre Ponti (Brescia) nel 1955 e venne posto poco tempo dopo all’interno del palazzo realizzato a Parma per ospitare il Magistrato per il Po, organo istituito nel 1956 – poi sostituito da AIPo nel 2003 – e nel quale operano anche l’Autorità di bacino Distrettuale del fiume Po e uffici della Regione Emilia-Romagna, di ARPAE e ministeriali.

Leonardo Da Vinci, nella sua genialità, immense capacità e molteplicità di interessi, aveva infatti dedicato molta parte della sua scienza e della sua inventiva alle opere idrauliche, di cui ancora si hanno importanti esempi in Italia, come le cosiddette “porte vinciane”, cioè paratoie mobili poste nei canali che con determinati accorgimenti si aprono o si chiudono a seconda dei livelli dell’acqua, ovvero possono, in coppia, creare ed assecondare dislivelli fra tratti contermini (conche di navigazione).

La figura di Leonardo è interpretata dallo scultore ispirandosi con tutta evidenza al famoso autoritratto eseguito dal genio toscano attorno al 1517 e conservato presso la Biblioteca Reale di Torino, quindi in una versione molto classica e riconoscibile: in età anziana, il candore dell’ampia barba e dei capelli che scendono lungo le spalle, la postura seria e autorevole.

La riproposizione della sua effige nell’ampio e luminoso atrio d’ingresso, oltre a renderne possibile la visione anche dall’esterno e da parte di visitatori, assume anche un valore di ispirazione per chi all’interno della sede di barriera Garibaldi lavora ogni giorno per l’efficace gestione dei corsi d’acqua.

Dopo l’estate è prevista una presentazione più dettagliata dell’opera e della vicenda che l’ha riguardata.

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