
“Ci vuole transizione ecologica e sociale che garantisca i posti di lavoro. In Emilia-Romagna puntiamo ad avere un grande risultato che ci dia la forza per avviare un cambio di gestione del territorio, specie sul consumo di suolo. Stiamo nel centrosinistra perché questa destra è pericolosa, basta vedere gli ultimi due atti del governo, approvazione della Via del ponte sullo stretto di Messina, 14,6 miliardi euro, una commissione Via integrata dal ministro Pichetto Fratin con dodici persone tutte legate ai partiti del centrodestra”. Così Angelo Bonelli, portavoce Europa Verde.
“La questione è costruire un alternativa nel paese e vogliamo farlo nel centrosinistra, il vero nemico è la rassegnazione di chi non vuole andare a votare – ha proseguito Bonelli -. Dobbiamo convincere loro soprattutto”.
“Un altro passaggio sul governo – aggiunge Bonelli – sulla Sicurezza, il dl è norma liberticida per chi sciopera e protesta. Si prevede fino a 7 anni di carcere. C’è un’accelerazione verso una deriva autoritaria, il rischio che la democrazia sia vista come un peso. Noi ci siamo per difendere fortemente i principi della nostra Costituzione”.
“Infine – ha concluso – un grandissimo plauso va al lavoro dei candidati e dei volontari di Alleanza Verdi Sinistra”.
È poi intervenuta Francesca Druetti, segreteria di Possibile: “Siamo in una regione che sorride al centrosinistra, ma abbiamo bisogno di persone all’interno dell’amministrazione che incarnino i valori, di giustizia climatica e sociale, con la consapevolezza che a livello regionale si hanno risorse che possono fare la differenza. Altrimenti rischiamo che la sovranità del paese sia svenduta a personaggi come Musk”.
Giovanni Paglia, della segreteria di Sinistra Italiana ha dichiarato: “C’è uno spostamento a destra anche dei partiti popolari, che flirtano con estrema destra, specialmente nella lotta alla crisi climatica. Una destra più aggressiva che torna a mettere in discussione tutti i diritti va contrastata ovunque. L’Emilia-Romagna deve essere di nuovo la regione capace di fare le cose in modo diverso, al centro i diritti universali, del lavoro e del modello di sviluppo diverso. Non più grandi opere ma rinaturalizzazione del territorio, perché lo abbiamo visto con le recenti alluvioni cosa succede.
Vogliamo battere la destra per restituire alla Regione il ruolo di bussola, capace di mostrare al paese una via diversa. Molto dipende dal risultato che farà questa lista”.
A chiudere e fare un appello al voto ha pensato Enrico Ottolini, capolista di Alleanza Verdi Sinistra: “Questa campagna è vissuta sul tema della crisi climatica. Un passo avanti è dato dal fatto che nessuno nega più i cambiamenti climatici. Ma a destra c’è resistenza sulla transizione ecologica, perché accusano di limitare lo sviluppo e invece è l’unica strada possibile per il benessere delle persone. Un discorso che vale in ogni campo: dalla mobilità alle imprese.
La mia candidatura alle regionali è anche per rimettere al giudizio degli elettori il lavoro fatto in consiglio comunale in questi due anni”.