Approvata legge contro l’abbandono sportivo dei giovani: le considerazioni del consigliere firmatario Matteo Daffadà

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Mezzo milione di euro per contrastare l’abbandono sportivo dei giovani e degli adolescenti. Approvato il Progetto di legge – relatrice e prima firmataria Giulia Pigoni IV – e i gruppi PD e Lista Bonaccini che prevede il coinvolgimento di associazioni sportive, delle istituzioni scolastiche e del Coni. Il consigliere firmatario Daffadà: «Disco verde anche per l’ordine del giorno che garantisce una netta semplificazione delle procedure di avvisi e bandi per andare incontro ai soggetti beneficiari riconoscendo il ruolo fondamentale svolto dai volontari e dal terzo settore». 

Mezzo milione di euro nel biennio 2024-2025 per contrastare l’abbandono sportivo da parte dei ragazzi in età scolastica. Approvato il Progetto di legge con relatrice e prima firmataria Giulia Pigoni IV e sottoscritto dai gruppi PD e Lista Bonaccini Potranno beneficiare dei contributi regionali previsti dalla legge le Società sportive dilettantistiche e le Associazioni sportive dilettantistiche, gli Enti di promozione sportiva, il Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), il Comitato italiano paraolimpico (Cip), le Federazioni sportive riconosciute e le Discipline sportive associate, gli Enti locali ed altri soggetti pubblici; le Istituzioni scolastiche riconosciute dal competente Ministero.

 

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«L’attività fisico-motoria è fondamentale soprattutto per la formazione e la socialità dei ragazzi e degli adolescenti – commenta il consigliere Daffadà – la pratica sportiva è veicolo di integrazione, benessere e salute fisica e psicologica. In particolare in quella fase delicatissima dello sviluppo dei ragazzi che è l’adolescenza. Il riconoscimento del “valore dell’attività sportiva in tutte le sue forme”, previsto dall’articolo 33 della Costituzione, recentemente modificato, è soltanto l’ultimo tassello di una consapevolezza sempre maggiore relativa a cosa oggi rappresenti la pratica sportiva. Lo sport insegna ad affrontare la sconfitta e a ripartire, insegna a non mollare e a ricominciare, a sudare e a capire i propri limiti».

«Per questo è importante favorire in ogni modo il ritorno di chi ha abbandonato. Con questo provvedimento verrà premiata anche la collaborazione tra diversi soggetti che si uniscono per presentare progetti comuni».

E prosegue: «L’abbandono sportivo può essere il segnale, in alcuni casi, di ulteriori problematiche nel processo di crescita equilibrata dei giovani e quindi dare rilevanza normativa alle misure di contrasto significa valorizzare gli strumenti di rilevazione e di prevenzione di comportamenti con più elevate potenzialità di rischio».

«Il sostegno che il progetto di legge prevede è finalizzato anche a promuovere la creazione di presidi sportivi ed educativi nei quartieri e nelle periferie accompagnando l’impegno della rete delle associazioni, animate per la gran parte da volontari. In questa direzione va l’ordine del giorno collegato che assicura la più veloce definizione degli avvisi dei contributi individuati così da consentire l’avvio dei progetti entro l’anno in corso e la massima attenzione al processo di semplificazione delle procedure per consentire un più agevole accesso ai bandi».

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