Arriva il Piano di Zona per la Salute e il Benessere sociale

confartigianatomaggio
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25/03/2009
h.13.00

Firmato questa mattina l’Accordo di Programma distrettuale per l’attuazione del Piano di Zona per la Salute e il Benessere sociale per il triennio 2009/2011.

CHE COS’È IL PIANO DI ZONA – Il Piano di Zona, in base alla Legge quadro 328/2000 di riforma del welfare, è lo strumento con cui i Comuni, in collaborazione con gli altri soggetti del territorio attivi nella progettazione (aziende servizi alla persona – asp, cooperazione sociale, associazionismo, organizzazioni sindacali…) definiscono a livello distrettuale il sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali.
Il Distretto di Parma comprende i Comuni di Parma (capofila), Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile e l’Azienda Unità Sanitaria Locale. La Provincia ha un ruolo di coordinamento e segue in modo specifico alcuni progetti a valenza sovradistrettuale.
Gli ambiti della programmazione sono: anziani, dipendenze, disabili, giovani, immigrazione, minori, famiglie, povertà, scuola. Con questo atto, in pratica, vengono fornite le risorse e definiti i progetti per tutti gli interventi sociali nei territori interessati. In tutto sono stati previsti circa 130 progetti.
Il Piano si compone di due documenti: il Piano triennale e il Programma attuativo annuale.
Il Piano di Zona 2009/2011 – spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Parma Lorenzo Lasagnarappresenta un passo avanti nella gestione dei servizi sul nostro territorio e realizza pienamente l’integrazione fra assistenza sociale e sanitaria in una logica sia di consolidamento dei servizi storici che di innovazione”.
Il delegato alle Politiche per la Salute e alla Sanità Fabrizio Pallini osserva che “il Comitato di Distretto ha lavorato intensamente e proficuamente, seppur nei tempi assai stretti, per la stesura dei documenti. Si apre un nuovo scenario nella gestione integrata socio – sanitaria“.
Con il Piano triennale 2009-2011, e il contestuale attuativo per il 2009, prende avvio una nuova, fondamentale fase nei processi di pianificazione e di governo del sistema dei servizi: quella della piena integrazione tra sociale e sanitario.
Il tratto distintivo del presente Piano triennale è, infatti, l’avvio dell’integrazione delle politiche sociali, sanitarie e anche educative, con una sintesi operativa, gestionale e finanziaria ormai compiuta a livello formale e in fase di sostanziale attuazione anche sul piano operativo.
Nell’ottica dell’attenzione al benessere della comunità e del suo territorio la programmazione socio-sanitaria apre, inoltre, a un più stretto collegamento con le politiche ambientali e della mobilità, con il lavoro e la formazione, iniziando un progressivo coordinamento tra le diverse azioni progettuali.

LA STESURA DEL PIANO DI ZONA – Alla stesura del Piano di zona lavorano 9 Tavoli tematici relativi ai vari ambiti di intervento (anziani, dipendenze, disabili, giovani, immigrazione, minori, famiglie, povertà, scuola). Sulla base del documento della Conferenza territoriale socio-sanitaria “Profilo di comunità” che individua i bisogni emergenti dei territori, i Tavoli di ciascun Distretto si riuniscono periodicamente per consolidare la programmazione dei servizi esistenti e per elaborarne e svilupparne di nuovi.
Oltre 220 sono state le persone coinvolte per programmare insieme le azioni e le politiche sociali del Distretto di Parma per il triennio 2009/2011.
I soggetti coinvolti nel processo di programmazione, oltre ai Comuni, all’Ausl e alla Provincia, vanno dai rappresentanti delle associazione di volontariato, alle organizzazioni sindacali, alle cooperative sociali, alle scuole e istituti scolastici, alle Fondazioni, all’Istituto penitenziario, alle asp, all’Azienda ospedaliero-universitaria, alla Diocesi, , agli enti di formazione.

LE RISORSE – Dal punto di vista delle risorse finanziarie, il Piano prevede di utilizzare in modo fortemente integrato le risorse del Comune di Parma e degli altri Comuni del Distretto, una parte delle risorse dell’Azienda sanitaria locale destinate ai servizi territoriali socio-sanitari, i finanziamenti provinciali finalizzati a sostenere alcune politiche settoriali (immigrazione, infanzia e adolescenza, dipendenze etc.), i finanziamenti regionali riguardanti il Fondo Sociale Locale, il Fondo Regionale Non Autosufficienza, e, infine, i finanziamenti nazionali destinati al Fondo nazionale Politiche per la Famiglia e il Fondo nazionale Non Autosufficienza.
L’ammontare complessivo delle risorse programmate riguardanti il Programma attuativo 2009 è di circa 33 milioni e 900 mila euro, cui oltre 22 milioni destinati alle persone non autosufficienti (Fondo Regionale Non Autosufficienza e Fondo Nazionale N.A.); oltre 7 milioni sono le risorse comunali investite nelle varie aree di intervento.

LE PROGETTUALITÀ – A fianco del consolidamento di servizi ormai “storici” come quelli per gli anziani (Case Protette, Centri Diurni, Assistenza Domiciliare), si registra la crescente attenzione al tema delle fragilità comunque declinate: fragilità familiari (ad es. separazioni), anziani fragili, donne in difficoltà, con una costante e specifica attenzione al tema della prevenzione e del recupero e allo sviluppo capillare a livello territoriale della rete di servizi, dei punti di accesso e di informazione per tutte le fasce di cittadini utenti.
A titolo di esempio, all’interno della programmazione rivolta alla popolazione anziana – da sempre la parte più significativa in termini di valore assoluto delle risorse destinate (oltre il 46% in termini assoluti per una cifra superiore ai 15.000.000 di euro) – hanno fondi specifici, attraverso il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza: il consolidamento e potenziamento dell’assegno di cura per anziani (dati 2008: 1.084 beneficiari nel distretto, di cui 957 a Parma) e per disabili e interventi finalizzati al mantenimento a domicilio; il rafforzamento e potenziamento dei punti unici di accesso alle prestazioni e ai servizi; il consolidamento dell’accoglienza temporanea di sollievo (dati 2008: 85 persone nel Distretto); il potenziamento dell’assistenza domiciliare (dati 2008: 1598 anziani per il solo Comune di Parma); il finanziamento e qualificazione dell’organizzazione e delle attività dei Centri provinciali per l’adattamento dell’ambiente domestico.
Questi servizi si affiancano interventi definiti “rete storica”: Case Protette – 761 posti convenzionati per il Distretto- , Centri Diurni – 232 posti convenzionati nel Distretto; a Parma 245 posti autorizzati di cui 207 convenzionati e nel 2008 sono stati accolti 414 anziani -, Assistenza Domiciliare.
Anche altre tematiche hanno trovato interessanti e spesso innovative traduzioni progettuali all’interno dei tavoli tecnici: il tema del lavoro (inserimento lavorativo per disabili e, più in generale, per le fasce deboli; reinserimento lavorativo per particolari categorie; orientamento al lavoro per i giovani), il tema della conciliazione dei tempi personali e familiari e il supporto alle competenze genitoriali, il tema della promozione di stili di vita consapevoli per le giovani generazioni (a partire dal mondo della scuola), il complesso e delicato tema della salute mentale che attraversa trasversalmente tutti gli ambiti di attenzione, le strategie per una sempre più compiuta integrazione, anche qui valorizzando e supportando in modo specifico gli interventi che gravitano intorno alle istituzioni scolastiche.

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