Bando disabili, il Comune di Parma: “Non faremo nessuna verifica sull’offerta, perchè non siamo obbligati per legge a farlo”

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Come  si ricorderà, il 27 agosto il Tar ha sospeso l’affidamento del bando di integrazione scolastica per disabili alle cooperative Ancora e Aldia fino al 17 settembre (data in cui il Tar si pronuncerà nel merito della richiesta di sospensiva depositata dalla capofila dell’ATI uscente AuroraDomus per eccesso di ribasso sotto al costo del lavoro).

In questi giorni è stata pubblicata all’albo pretorio del Comune di Parma la determina del 25 agosto dalla quale si evince che il Comune aveva già affidato in via definitiva il servizio ad Ancora-Aldia (leggi determina di aggiudicazione definitiva). Per il Comune di Parma, evidentemente, la partita era già chiusa. Quell’aggiudicazione definitiva, però, è stata per ora bloccata dal Tar.

In data 13 agosto AuroraDomus (leggi la lettera di AuroraDomus al Comune di Parma) aveva richiesto alla Commissione di gara di verificare l’offerta di Ancora-Aldia, anche alla luce del codice degli appalti che prevede all’art 86 comma 3 –leggi– che “in ogni caso le stazioni appaltanti possono valutare la congruità di ogni altra offerta che, in base ad elementi specifici, appaia anormalmente bassa“. In pratica il Comune può chiedere ai soggetti aggiudicatari una giustificazione puntuale della sostenibilità della loro proposta. Ma il Comune di Parma ha risposto ad AuroraDomus che non precederà ad alcuna verifica non essendo obbligata per legge a farlo (leggi la risposta del Comune di Parma ad AuroraDomus).

Davvero non si comprende il motivo per il quale, a fronte di un mega ribasso del 10% sotto al costo del lavoro, di un ricorso al Tar, di una richiesta di controllo dell’offerta pervenuta dai sindacati e dalla politica, il Comune di Parma non voglia chiedere ad Ancora e Aldia di dimostrare per iscritto la possibilità delle stesse di sostenere economicamente quanto previsto nel bando e quanto offerto come migliorie del servizio. Al di là di assicurare trasparenza e legalità, di norma queste verifiche vengono compiute dagli Enti Pubblici, a maggior ragione a fronte di evidenti riscontri numerici, non fosse altro per autotutela… a maggior ragione, poi, se si ritiene che l’offerta sia congrua e spegnere così le polemiche.

A questo punto non rimane che attendere la decisione del Tar di Parma prevista per il 17 settembre, che si pronuncerà sulla richiesta di sospensiva dell’affidamento. Il merito del ricorso dovrebbe essere valutato dal Tar intorno alla fine dell’anno.

PrD

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