Bonaccini: “L’Emilia Romagna è un’altra storia rispetto all’Umbria. La sfida è molto dura ma possiamo vincere”

“La sfida in Emilia-Romagna era e resta apertissima. La vittoria della destra in Umbria è netta, ma quella era un’altra partita. Io resto fiducioso e sono convinto si possa vincere perché qui partiamo da una condizione molto diversa, sia per le cose fatte ma soprattutto perché noi abbiamo un progetto per il futuro dell’Emilia-Romagna, mentre i nostri avversari pensano solo a mandare a casa il governo nazionale. Usano la nostra regione per una rivincita, noi alla nostra regione vogliamo dare risposte, anche nuove.
Bisognerebbe andare oltre le narrazioni troppo facili e per questo faccio alcune considerazioni.

In Umbria negli ultimi anni il centrosinistra aveva già perso quasi ovunque alle amministrative, mentre qui ancora 5 mesi fa abbiamo vinto nell’80% dei comuni, ribaltando clamorosamente i risultati delle europee.

In Umbria c’è stata una fine anticipata e traumatica della legislatura, qui invece abbiamo lavorato bene per cinque anni e l’Emilia-Romagna ha scalato in questi anni tutte le classifiche possibili. Non siamo perfetti, anche qui ci sono problemi da risolvere e bisogni a cui dare risposte, ma se il Paese stesse come l’Emilia-Romagna avremmo un’Italia molto diversa.

In Umbria, l’accordo tra centrosinistra e 5 Stelle ha risposto ad una condizione di emergenza, arrivando ad una candidatura neutra e ad un disarmo bilaterale per rendere possibile l’alleanza; qui io posso essere in campo con la mia faccia, la mia storia e con quel che sto facendo; c’è un centrosinistra largo che si apre al civismo, l’appello dei sindaci e le tante disponibilità che stanno arrivando a correre in una mia possibile lista civica dimostrano la capacità espansiva di questa esperienza di governo regionale.

Lo ribadisco: se qui ci sarà un accordo coi 5 Stelle sarà sui contenuti e sul progetto: sono pronto a confrontarmi in qualsiasi momento per verificare insieme le tante cose che ci uniscono e per discutere anche laicamente delle cose su cui non siamo d’accordo.

Ma la differenza più significativa che sta emergendo – lo voglio sottolineare – è che noi abbiamo un progetto per il futuro dell’Emilia-Romagna, mentre i nostri avversari pensano solo a mandare a casa il governo nazionale. La Lega dirà qui quello che ha già detto ovunque, come se i territori e le peculiarità di ciascuna comunità locale non c’entrassero nulla, fossero solo un dettaglio, mentre sono il cuore dell’Emilia-Romagna. Salvini sarà qui ogni giorno, mettendosi sempre davanti alla Borgonzoni e dirà che bisogna liberare l’Emilia-Romagna, che è contro gli sbarchi, che dobbiamo chiuderci, eccetera eccetera. Noi gli risponderemo che l’Emilia-Romagna è stata liberata 75 anni fa ed è per questo che può venire qui e parlare liberamente; gli spiegheremo che qui siamo in Emilia-Romagna e che il porto di Ravenna serve per far arrivare le materie prime che lavoriamo e per vendere in tutto il mondo le merci che produciamo; gli spiegheremo che siamo la più grande regione esportatrice e dobbiamo aprirci se vogliamo continuare a creare lavoro e impresa.

Ma soprattutto, gli diremo che qui vogliamo discutere di Emilia-Romagna: lui è sempre il benvenuto ma il giorno dopo le elezioni tornerà a Roma, mentre noi saremo qui. Ogni battaglia politica è legittima, ma noi dobbiamo discutere del presente e del futuro di questa Regione, perchè le regionali servono a questo.

La sfida sarà certamente molto dura ma possiamo vincere, avanzando proposte migliori e più credibili di quelle dei nostri avversari. Ci rivolgeremo anche a chi vota a destra ma può riconoscere che questa Regione è governata bene, meglio del resto del Paese.

Poi il mio appello va a tutti, naturalmente: se non si vuole consegnare l’intero Paese agli altri bisogna mettersi insieme. Insieme per le cose da fare, non contro qualcuno. Insieme per l’Emilia-Romagna.”

Lo scrive il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

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