Carceri, Freddi interrompe per due giorni lo sciopero della fame: “Ho avuto un cedimento fisico”


A malincuore e con un pesante senso di sconfitta che mi ha pervaso, durante il fine settimana ho sospeso il digiuno di dialogo con le istituzioni a causa di un cedimento fisico.

Obbligato a sospendere per due giorni, ricomincio oggi ad oltranza il mio digiuno iniziato il 19 novembre, la lotta nonviolenta a fianco dei tanti amici e compagni che hanno sostenuto l’iniziativa e che a staffetta si sono uniti alla lotta, lotta per denunciare una vergognosa ingiustizia nell’ingiustizia del disumano sistema carcerario, la presenza di trentatré bambini in carcere con le loro madri.

Tanti gli amici e i compagni emiliani romagnoli di +Europa, del PD, del partito socialista, come tanti i comuni cittadini che hanno dato e danno forza e sostegno all’iniziativa con i loro messaggio di incoraggiamento, a loro tutti un grazie di cuore.

Ringrazio altresì ed abbraccio Emma Bonino, Benedetto della Vedova, Luigi Manconi, Riccardo Magi e Valerio Federico che nonostante i loro sforzi per aprire una interlocuzione con il ministro della giustizia, è stato eretto un muro politico che chiude ogni spazio di dialogo sia per la questione sovrappopolazione carceraria e covid che per la infame ed indegna situazione dei trentatré bambini incarcerarti con le loro madri.

Una strage di diritto che disconosce il diritto e i diritti dei bambini universalmente riconosciuti e sottoscritti dallo Stato italiano.

Così come nel 1979 i Radicali denunciarono la morte di milioni di persone sterminate per fame, morte per sterminio per fame consci che più che per la mancanza di alimenti le morti erano dovute alla strage di diritto e dei diritti, così oggi proseguiamo nell’attesa che la politica voglia porre sul tavolo la questione giustizia e la sorte di trentatré bambini.

Bambini che da innocenti vivono e crescono in un ambiente che nessun bambino dovrebbe respirare e vivere.

Ciò che chiediamo al ministro Alfonso Bonafede è aver il coraggio di lasciar costruire un percorso di accoglienza, vera funzione rieducativa e riabilitativa, ad uno o più Comuni italiani, costruzione di un progetto alternativo per i bambini in carcere con le loro madri che le competenze di qualsiasi comune d’Italia e le reti del terzo settore potrebbe realizzare.

MarcoMaria Freddi
Radicale, militante dell’Associazione Luca Coscioni e Eumans
Consigliere Comunale di Parma di +Europa

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