Dal 9 ottobre al 19 novembre Parma celebra gli 800 anni dalla nascita di Fra’ Salimbene de Adam

Dal 9 ottobre fino al 19 novembre la città di Parma celebra gli 800 anni dalla nascita di Salimbene de Adam, uno degli scrittori medievali in lingua latina tra i più importanti in Europa, con un fitto calendario di appuntamenti tra conversazioni, concerti, visite guidate, presentazione di libri e un convegno di studi che a partire dalla Cronica, l’unica opera dell’autore a noi pervenuta, offriranno una ricostruzione nitida e completa di questo grande e, per certi versi, ancora inesplorato cronista.

Il programma delle Celebrazioni è nato dal confronto e dal dialogo tra il Comune di Parma e alcune delle principali istituzioni religiose e culturali della città come la Diocesi di Parma, la Fabbriceria della Basilica Cattedrale di Parma, il Comitato per San Francesco del Prato, il Convento della Santissima Annunziata di Parma, il Complesso Monumentale della Pilotta e l’Università di Parma e si è avvalso della preziosa collaborazione dello scrittore Guido Conti.

“Abbiamo voluto sfruttare questi 800 anni dalla nascita di Salimbene – ha introdotto l’assessore alla Cultura Michele Guerra – con un programma di appuntamenti di profondità e valore che, accanto all’alta ricerca, possano essere fruibili e adatti a tutti grazie anche alla proficua collaborazione con il Comune di tante realtà cittadine”.

“Salimbene rappresenta una figura unica che con grande interesse desideriamo celebrare – ha detto Padre Lorenzo Montenz della Diocesi di Parma – un personaggio la cui medievalità è caratterizzata da una sensibilità individuale molto contemporanea”.

“Salimbene – ha sottolineato Frate Francesco Ravaioli per il Comitato per San Francesco del Prato – ci svela una grande sensibilità umana e religiosa interpretando la cultura del tempo in chiave ecclesiale”.

Paolo Rinoldi, docente di Filologia romanza dell’Università di Parma, ha spiegato nel dettaglio il Convegno di Studi che si svolgerà a Casa della Musica il 18 e 19 novembre sottolineando che “ricerca e divulgazione sono ben armonizzate in questo programma che vuole essere una occasione di approfondimento non solo per gli studiosi ma anche per la cittadinanza”.

Guido Conti e Padre Adriano Della Valle, curatori del volume dedicato e protagonisti del primo appuntamento, hanno detto: “l’intento è stato quello di portare fuori dagli studi specialistici la figura di Salimbene, inquadrandolo soprattutto come scrittore. Uno scrittore moderno e polifonico in grado di mescolare linguaggi e materiali”.

Finalità delle Celebrazioni è far conoscere la Cronica di Fra Salimbene, che rappresenta ancora oggi un testo fondamentale per la storia e l’identità italiana, europea e della nostra città, a un pubblico più ampio e eterogeneo attraverso un approccio più letterario e divulgativo e meno storicistico.

Nella sua “Cronica” l’autore infatti riesce mescolare, in maniera esemplare, l’autobiografia, la cronaca dei fatti e degli eventi della storia italiana nel periodo che vede la nascita e l’affermarsi della realtà comunale, le vicende dell’imperatore Federico II e della sua corte. L’autore inoltre, attraverso la propria autobiografia, racconta il francescanesimo delle origini e la sua diffusione, non sempre semplice, in una società dilaniata dalle guerre intestine, dai conflitti tra papato e impero, e la nascita delle eresie con personaggi come Girardino Segalello. Il testo è esemplare per la scrittura, i miti e le favole che sa inserire all’interno del testo, con un contrappunto continuo di citazioni bibliche. Le vicende di Pier delle Vigne, di Asdente il ciabattino, di Federico II, Ezzelino da Romano, Manfredi di Svevia o Guido da Montefeltro, fanno della Cronica un documento fondamentale anche per la lettura della Commedia di Dante.

La storia di questo testo inoltre ha qualcosa di romanzesco: il codice riappare tra fine Ottocento e primi del Novecento, riportando in luce un autore che diventa in questo modo esemplare per scrittori novecenteschi che traducono il testo in un continuo corpo a corpo come fa Giuseppe Tonna o Padre Berardo Rossi. Altri ne colgono la modernità, si vedano i saggi di Luigi Malerba o Giovannino Guareschi, e le continue citazioni di Alberto Bevilacqua per fare qualche esempio.

Le Celebrazioni si apriranno sabato 9 ottobre alle ore 11 alla Chiesa della Santissima Annunziata con la presentazione dell’antologia “Cronica di Salimbene de Adam.

I personaggi della Commedia di Dante raccontati da un autore del suo tempo”, a cura di Guido Conti e Adriano Della Valle, accompagnata da momenti musicali a cura dell’Accademia Organistica di Parma.

Tra i preziosi contributi che arricchiranno il programma delle Celebrazioni si ricordano gli interventi di alcuni tra i più noti storici dell’arte, storici medievali, teologi, scrittori e critici del panorama nazionale per i quali la Cronica è diventato un punto di riferimento importante, tra questi Chiara Frugoni, Massimo Montanari, Maria Giuseppina Muzzarelli, Luciano Bertazzo, Ernesto Ferrero e Daniela Marcheschi.

Tra le iniziative promosse dalla Diocesi di Parma si segnalano, tra gli altri, il suggestivo concerto di musica medievale “Ave Maria, speranza del mondo”
a cura dell’Ensemble LaReverdie in programma il 29 ottobre nella Basilica Cattedrale di Parma e il ciclo Conversazioni con Salimbene in cui, a partire da alcuni brani tratti dalla Cronica, si approfondiranno diversi aspetti di un mondo culturale capace di offrire ancora spunti e suggestioni di estrema attualità e interesse.

A chiudere le Celebrazioni sarà il Convegno di Studi dell’Università di Parma ospitato alla Casa della Musica nelle giornate del 18 e 19 novembre.

Gli appuntamenti sono ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria tramite l’App “Parma 2020 + 21”, a partire da 15 giorni prima della data di svolgimento dell’evento; ad eccezione del Convegno di Studi dell’Università di Parma per cui è possibile avere informazioni e prenotarsi scrivendo a: paolo.rinoldi@unipr.it

Info generali: info.cultura@comune.parma.it

Si ricorda che per prendere parte agli incontri è necessario essere in possesso del Green-Pass.

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