
Franco Ferrari, membro della segreteria provinciale di Rifondazione comunista, ha partecipato al webinar “Quando a Parma c’era il PCI…” sul tema “La crisi del partito anticapitalista di massa”. (leggi: Il PCI di Parma vive ancora, in una serata su Zoom – di Andrea Marsiletti)
Riportiamo alcuni stralci del suo intervento, rimandando l’esposizione completa alla visione del video sotto: “Guardo a cosa ci insegna, rispetto al futuro, la storia del PCI. Sappiamo che è una storia che non torna ma che presenta elementi ancora oggi validi.
La scelta del PCI di chi viveva come me in Oltretorrente non poteva essere la stessa di chi viveva in via Solferino o in viale Duca Alessandro. In quegli anni c’era una connessione diretta tra la condizione sociale e la scelta politica. Oggi non è più così. Nel PCI si trovava la classe operaia ed era un partito che, a differenza dei vari gruppi extraparlamentari, aveva una strategia per ottenere un cambiamento sociale.
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La crisi del partito anticapitalistico di massa ha avuto le radici nel fallimento del compromesso storico e nell’incapacità del PCI di far fronte ai cambiamenti della società indotti dall’egemonia liberista.
Poi c’è stata la rottura della sinistra con gran parte dei ceti popolari che hanno trovato strade diverse, di tipo populista e financo di estrema destra.
A mio giudizio si ripropone oggi la necessità della creazione, in termini nuovi, di uno strumento politico che abbia caratteri di massa e che sia di rottura col capitalismo e col liberismo.” AM