INTERVISTA – Alessandro Bernazzoli: “A Salsomaggiore c’è da invertire la rotta. Queste le nostre idee”

SMA MODENA
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Per la carica di sindaco di Salsomaggiore alle comunali di metà maggio competono quattro candidati: Luca Musile Tanzi è appoggiato dalla lista civica LiberaMenteSalesi e dalla coalizione di centrodestra, Alessandro Bernazzoli è sostenuto dalla sua lista civica, Pd e M5S), Marco Trevisan può contare su due liste civiche e su molti amministratori uscenti tra cui il sindaco uscente Fritelli, e Stefano Compiani è sostenuto dalla sua lista civica.

Abbiamo intervistato Alessandro Bernazzoli.

Sei “nuovo” alla politica: come stai vivendo la campagna elettorale e come te l’aspettavi quando hai deciso di candidarti?

Sì, è vero, sono nuovo alla politica. Questa prima esperienza si sta rivelando molto interessante e stimolante, e sorprendente. E’ sempre e solo da elettore e cittadino che ho vissuto la politica, ma anche verso gli elettori è il punto di vista che desidero mantenere. Come lista civica siamo molto concentrati sulla promozione del nostro progetto per Salsomaggiore e Tabiano Terme, nella speranza di ottenere la fiducia degli elettori. L’appoggio del PD e del M5S si fonda su una piena condivisione del programma e non su accordi strumentali finalizzati a prendere voti. Condivisione, inclusione, tolleranza, democrazia, innovazione, ambiente, internazionalizzazione, trasparenza, legalità, giovani e ambiente sono i cardini che hanno facilitato l’unione, ponendo il tutto come un dovere verso la popolazione nella sua composizione più generale (giovani e meno giovani, donne e uomini, imprenditori, investitori, stakeholders, commercianti, artigiani, occupati e inoccupati).

 

† L’Ascensione in cielo di Gesù non è uno show, preannuncia la nostra comunione con Dio alla fine dei tempi (di Andrea Marsiletti)

 

Che aria si respira a Salsomaggiore, in senso politico e amministrativo naturalmente?

Purtroppo, a livello di cittadinanza, si respira un’aria di disillusione e di sfiducia in generale. Le occasioni perdute superano di gran lunga le opportunità del futuro, la mancata condivisione con la cittadinanza di progetti e idee, se ve ne erano, ha completato un quadro sostanzialmente fatto di logoramento e mancanza di reattività, perfino nelle cose di ordinaria rilevanza. Partendo da questo vogliamo sollecitare una reazione di sistema, tutti insieme, cittadinanza ed amministrazione, che consenta a Salsomaggiore e Tabiano Terme di predisporre le condizioni per una progressiva rinascita. L’operazione di Cassa Depositi e Prestiti, che ha acquistato il Berzieri dal fallimento per favorirne il rilancio con QC non deve essere il punto di partenza, ma uno dei punti intermedi, sicuramente strategico per consacrare la rinascita. Si parla del 2025, ma prima di allora si deve garantire la presenza di un territorio solido, pronto e già avviato verso quella meta che è l’obiettivo di tutti: un posto attraente, accogliente, europeo, con progetti ed idee condivise. C’è molto da fare, ma si può fare.

La tua coalizione è composta da Pd, M5S e una lista civica? Quale metodo vi siete dati per procedere uniti?

Non è stato molto difficile, a parte i dissidi generati nelle persone attualmente coinvolte nell’amministrazione. La convergenza è stata prima di tutto sul programma: sulla necessità di invertire una rotta che, al di là dei proclami trionfalistici tipici delle campagne elettorali o di alcune vittorie di Pirro, ha portato il nostro Comune a una situazione presente oggettivamente difficile. Il bisogno di rinnovamento, unitamente ad un programma fondato sul rilancio attraverso diverse azioni strategiche che tengano in considerazione la multidimensionalità della nostra realtà, ha fatto il resto.

Come i salsesi hanno capito la divisione all’interno del centrosinistra?

Non lo so, ma parlando con diverse persone mi sono convinto non sia stata compresa appieno. Gli articoli apparsi, le parole e le dichiarazioni usate da qualcuno, più di uno, hanno contribuito a rendere, credo volutamente, l’intera situazione molto poco chiara. Premesso che non sono particolarmente interessato alla gestione dei dissidi interni a una compagine politica, posso solo dire che la parte ufficiale del partito, che era ed è interessata a voltare pagina, si è seduta con noi e abbiamo parlato per trovare le convergenze necessarie. Gli esclusi, per motivi diversi, hanno optato per rigenerarsi su movimenti propri, apparentemente civici (basta leggere i nomi delle liste) o similari, per promuovere quanto di innovativo curiosamente non fatto per dieci anni. Va bene così, nessun problema.

Quali sono i punti deboli del centrodestra di Salso?

Non ho molto da dire al riguardo, come per gli altri schieramenti in gioco, non sono particolarmente interessato alle loro vicissitudini interne. Le dichiarazioni apparse recentemente, ad esempio cito quelle riferite dal candidato civico Stefano Compiani, non hanno sicuramente fornito una bella immagine della coalizione. Sono sorpreso da come l’On. Russo sia riuscita a creare una compagine così solida ed unita che pone il bene del nostro comune al primo posto e non come una rivalsa personale. Luca Musile Tanzi è una brava persona e un capace professionista. La sfida sarà sul programma, uno tra noi quattro vincerà, e poi si vedrà se le iperboli programmatiche scritte in campagna elettorale saranno effettivamente realtà. Il centrodestra a Salsomaggiore non ha mai fatto particolarmente bene, mi pare di ricordare, ma il tempo passa per tutti.

Su quali proposte più stai puntando per convincere i salsesi a votarti?

I punti fondamentali si possono riassumere in questo:

  • riqualifica del territorio in chiave di attrattività ed inclusione;
  • restituzione di Salsomaggiore e Tabiano Terme al panorama turistico nazionale, europeo ed internazionale (sia questo wellness, termale, sportivo, congressuale o esperienziale) in chiave competitiva e di sicura attrazione;
  • maggiore capacità progettuale per attratte finanziamenti pubblici e privati;
  • apertura di tavoli permanenti di confronto con la cittadinanza, gli imprenditori, i commercianti, gli albergatori per lo sviluppo di idee innovative e finalizzate al benessere di tutti;
  • dialogo e trasparenza costante con i cittadini e tutte le rappresentanze del Comune;
    istituzione di un’Agenzia per il Marketing Territoriale, con funzioni di messa in rete, locale, nazionale, europea ed internazionale, del nostro Comune con altre realtà e sviluppo di un’immagine coordinata (e la relativa introduzione di sistemi coordinati di gestione ed informazione) del nostro territorio;
  • coinvolgimento dei giovani nel disegno della nostra realtà;
  • innovazione, digitalizzazione e salvaguardia dell’ambiente.

Andrea Marsiletti