Mamma mia, che pelo sullo stomaco ha messo su Pizzarotti! (di Andrea Marsiletti)

Mamma mia, che pelo sullo stomaco che ha messo su Pizzarotti!

Il pelo di Mr Wolf.

Nel suo campo a Casola di Terenzo ha imparato ad andarci giù di vanga.

Ormai ci mette due o tre mesi ad aderire a un partito, scalare, litigare, sbragare e andarsene.

Non sta mica lì a filosofeggiare.

Gli argomenti sono netti, ruvidi, personali. “Non posso stare con Toto Cuffaro, me ne vado”, e buonanotte al secchio!

Non gliene frega più niente, è cinico, va al sodo. Toto Cuffaro è un timidone nei confronti del Pizza.

L’anno scorso aderisce a Più Europa, il giorno dopo lancia un’opa per prendersi per intero un partito non suo candidandosi a segretario nazionale. Ottiene più delegati di tutti ma si mette al tavolo a trattare: lui presidente nazionale di Più Europa, il suo avversario Riccardo Magi segretario nazionale, imponendo la clausola statutaria che la disponibilità del simbolo del partito di Emma Bonino sia condivisa dal segretario e dal presidente.

Bonino punta ad andare alle europee con Renzi nella lista “Stati Uniti d’Europa”, Calenda non vuole neppure sentire pronunciare il nome di Renzi.

Pizzarotti si arruola con Calenda e inizia a esercita il diritto di veto sul simbolo.

Si scontra pesantemente con Renzi, non un cliente facile, forse il più difficile. E infatti la spunta Renzi, che ottiene l’accordo con la Bonino, ma non ci si può certo stupire se Pizzarotti perde la partita a scacchi con Renzi, il migliore a giocare dentro il Palazzo, uno che ha affossato D’Alema, Bersani, Letta, Salvini, Conte.

La tensione si alza.

Al suo culmine, da un momento all’altro, Pizzarotti esce da Più Europa e si candida alle europee per Azione. Post e conferenza stampa in un paio di ore. Pochi fronzoli, non ha tempo da perdere.

Spiazza qualcuno dei suoi che nei mesi scorsi lo aveva seguito tesserandosi per sostenerlo nella scalata a Più Europa. E’ solo carne da macello. Il Gruppo Più Europa di Parma annuncia in un comunicato che non sosterrà la lista di Più Europa ma Pizzarotti in Azione. Senza dimettersi dal partito della Bonino. Faranno pubblicamente campagna contro il loro partito rimanendovi iscritti.

Una roba che non si era mai vista.

Una roba che non si può vedere.

Ma anche che coraggio!

Non è facile mollare una poltrona di una partito nazionale come Più Europa per candidarsi, a due mesi dal voto, in un altro partito, che i sondaggi oggi stimano sotto la soglia del 4%, quella minima per eleggere qualcuno. Diamogliene atto.

Questa volta Pizzarotti ha davvero fatto un all-in, si sta giocando tutto.

Se gli va male non ci saranno più occasioni, perchè ha finito l’album delle figurine.

Se venisse eletto diventerà il nostro supereroe.

Per Parma sarebbe di certo buona cosa esprimere un parlamentare europeo. Non l’ha mai avuto.

Si chiami Federico Pizzarotti o con un altro nome.

Andrea Marsiletti



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